Nokia G10, il nuovissimo smartphone di fascia media di casa HMD Global, ha appena ottenuto la certificazione da parte della SIRIM della Malesia. Questo dispositivo è molto importante per l’azienda in quanto pare che rappresenti una vera e propria svolta all’interno della gestione marketing dell’intero brand.
Nokia G10: il telefono della rinascita?
Qualche giorno fa, è emersa la notizia che HMD Global avrebbe rilasciato un nuovo mediogamma denominato Nokia G10. Questo telefono dovrebbe essere il primo modello della serie Nokia G. Il suddetto telefono è stato anche individuato dall’ufficio di certificazione SIRIM della Malesia.
HMD Global, il licenziatario del marchio di feature phone e smartphone Nokia, ha recentemente commercializzato prodotti banali e insignificanti. Inoltre, dopo un 2019 da urlo, ora l’azienda sembra che sia in cattive acque e che non stia ottenendo grossi risultati. Pensiamo al versante degli update: rispetto a due anni fa, ora la compagnia appare più lenta nell’aggiornare i suoi dispositivi alla nuova iterazione di Android, nonostante i pochi modelli commercializzati. Per chi non lo sapesse, questo era l’unico grande vantaggio del marchio.
Un rapporto interessante ha recentemente rivelato che l’azienda lancerà un nuovo telefono chiamato Nokia G10 con numero di modello TA-1334. Il documento ha suggerito che questo potesse essere uno smartphone da gioco. Ora, sappiamo che il dispositivo midrange costerà poco ma segnerà una rivoluzione all’interno della compagnia.
Il G10 potrebbe essere il primo smartphone con marchio Nokia sotto HMD Global con una nuova nomenclatura. Sfortunatamente, non si sa molto su questo telefono, tranne il fatto che potrebbe presenterà un display da 6,4 pollici, un processore octa-core e una configurazione quad-camera da 48 MP. Lecito ipotizzare che non avrà un costo elevato.
Infine, poiché il Nokia G10 (TA-1334) è stato certificato in Malesia e Tailandia (in precedenza) da SIRIM e TÜV Rheinland, possiamo aspettarci che questo telefono venga lanciato in questi mercati. La domanda è ora la seguente: approderà anche da noi in Europa?