Nokia ha appena fatto causa al produttore cinese di smartphone OPPO per violazione di brevetto; questo è quanto si evince in rete in queste ore.
Nokia vs OPPO: che succede?
Nokia è uno dei primi attori che è emerso all’interno del settore della telefonia mobile; la società con sede in Finlandia detiene numerosi brevetti che concede in licenza ad altre società. Per proteggere la sua proprietà intellettuale, però, fa causa a coloro che utilizzano l’opera brevettata senza autorizzazione.
In linea con ciò, la compagnia di proprietà di HMD Global ha ora citato in giudizio la società cinese di smartphone OPPO per violazione di brevetto in quattro paesi: Inghilterra, Francia, Germania e India.
Secondo il rapporto trapelato, OPPO ha rifiutato di rinnovare l’accordo di licenza che consente l’uso di determinati brevetti. Nokia aveva firmato l’accordo con la società cinese nell’anno 2018. Sembra che quest’ultima stia quindi utilizzando gli stessi avvocati che hanno portato alla vittoria nella precedente campagna di applicazione dei brevetti contro Lenovo e Daimler.
Nel suo comunicato ufficiale, l’azienda ha affermato che ci sono state trattative tra le due società, ma OPPO ha deciso di andare da sola e ha rifiutato tutte le offerte. Dice:
Abbiamo negoziato il rinnovo del nostro accordo di licenza di brevetto con Oppo, ma sfortunatamente hanno rifiutato le nostre offerte eque e ragionevoli. Il contenzioso è sempre la nostra ultima risorsa e ci siamo offerti di avviare un arbitrato indipendente e neutrale per risolvere amichevolmente la questione. Crediamo ancora che questo sarebbe il modo più costruttivo per andare avanti.
D’altra parte, la società cinese afferma che l’azione di Nokia in materia è “scioccante” e ha accusato la società finlandese di disonorare la licenza del brevetto a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie.
È interessante notare che il problema non è correlato alla tecnologia audio OZO di Nokia che OPPO ha utilizzato su molti dei suoi smartphone, tra cui la serie Find X e la serie Reno. I brevetti della discordia non sono ancora stati resi noti.