Ci è mancato poco che trovassimo nei negozi di telefonia dei cellulari Nokia con il sistema operativo Blackberry. Sembra una notizia strana, ma effettivamente il colosso finlandese, prima di accordarsi con Microsoft, aveva sondato il terreno per l’acquisizione della licenza dell’OS montato sui dispositivi della Research In Motion, ricevendo per contro una risposta negativa. Difficilmente RIM si sarebbe privata dell’esclusiva di un sistema operativo in notevole crescita. E allora si è venuto a sapere che un’altra strada intentata da Nokia è stata la creazione di una partnership con Google, ma anche qui i costi sarebbero stati superiori ai benefici: Nokia avrebbe desiderato personalizzare sia l’hardware che il software, sostituendo ad esempio le mappe di Google con le proprie Ovi Maps, e sicuramente ciò non sarebbe piaciuto ai piani alti di Mountain View. E in più avrebbe mantenuto altri servizi tipici della casa finlandese, come la gestione delle mail e lo store delle applicazioni (Ovi Store o Android Market?). Tutto sommato, quindi, la partnership tra Microsoft e Nokia appare come una scelta che possiamo posizionare tra il forzato (per uscire dalle sabbie mobili di Symbian, che verrà comunque sviluppato anche nel futuro con importanti aggiornamenti) e lo strategico, spezzando il duopolio Apple-Google che negli ultimi anni si è andato a creare, e pensando tra l’altro ai punti in comune che le due case si trovano ad avere: basti pensare al motore di ricerca Bing (di Microsoft) che utilizza le mappe Navteq (di Nokia). Per capire se il matrimonio funzionerà bisognerà attendere solamente una cosa: la risposta del mercato.Il resto sono tutte congetture.
Nokia N8
Blackberry 9800 Torch