Dell’accordo firmato tra diverse
aziende del settore della comunicazione mobile, in occasione del Comdex 2001
di Las Vegas, abbiamo già parlato, quello di cui però non si era parlato era
che la mente dell’operazione è stata la finlandese Nokia, deus ex machina del
progetto. L’accordo, che comprende l’apertura, a tutte le aziende che ne fanno
parte, delle conoscenze dei vari protocolli e delle piattaforme software, fornirà
a tutti i partecipanti il codice sorgente per produrre terminali mobili con
la medesima piattaforma base, in modo da precludere il più possibile il predominio
di Microsoft in questo settore, già preponderante in quello dei PC e dei PDA.
La cosa, però, va anche contro
gli interessi dei vari costruttori taiwanesi che producono componenti per le
maggiori case di produzione, che, adesso, con la firma dell’accordo, si vedrebbero
scavalcate dalla componentistica Nokia, certamente all’avanguardia. Acer, GVC
ed Arima devono porsi la difficile decisione se cedere le proprie loyalties,
in un futuro prossimo, a Nokia. Tutti i membri del gruppo apriranno le loro
conoscenze specifiche agli altri alleati, in modo tale da formare un vero e
proprio cartello della comunicazione mobile, in particolar modo per le reti
GPRS, ma, in futuro, anche per quelle 3G. L’obiettivo è costruire terminali
diversi tra loro, ma perfettamente interoperabili.
Nokia ha posto come obiettivo
primario dell’accordo anche lo sviluppo del proprio sistema operativo per smart
phone, Symbian, che farà una fortissima concorrenza a Stinger di Microsoft.
Oltretutto, sebbene il GSM resti come sistema principale, tutte le altri reti
non verranno sottovalutate, in particolar modo il CDMA. Il risultato di tutto
ciò sarà una standardizzazione della produzione, con Nokia a dirigere il tutto,
con un notevole abbassamento dei costi e vantaggi enormi per la casa finnica.
Il tutto suona come un incubo per tutte le aziende di Taiwan che, tutt’ora,
forniscono componenti per Ericsson e Motorola, entrambe parte integrante dell’accordo.
ACM, Dialer Business Electronics,
Compal Communication Inc., Arima e GVC dovranno seriamente pensare al loro futuro,
pena la cessazione completa dell’attività. Molte di loro, infatti, non utilizzano
le soluzioni software ed hardware di Nokia, che saranno alla base dell’accordo,
ma quelle di Lucent, Texas Instruments, Infineon Technologies AG e Philips Electronics
NV. Solo la società Hon Hai utilizza componenti Nokia, l’unica a gioire della
firma dell’accordo.