Se fino ad oggi siamo stati approssimativi circa l’uscita del nuovo top di gamma targato Nokia, ora, grazie ad una comunicazione ufficiale dell’azienda, sappiamo che il 9 PureView sarà presentato ufficialmente durante il MWC 2019.
Nokia 9 PureView punterà tutto sul comparto fotografico
Il prossimo top di gamma della società svedese, progettato per competere con le ammiraglie di Apple, Samsung e Huawei, sarà lanciato ufficialmente il 24 febbraio prossimo, nel corso di una conferenza speciale che si terrà il giorno prima dell’inizio del più importante evento di tecnologia mobile a livello mondiale, il Mobile World Congress di Barcellona, on air dal 25 al 28 febbraio. Il Nokia 9 PureView punterà tutte le sue carte sul comparto fotografico, sfoggiando un modulo di ben cinque camere con tecnologia Carl Zeiss: alle fotocamere si accosteranno anche un flash LED, autofocus laser, il Retake, il Refocus e il Dual Camera Zoom.
La nuova ammiraglia di casa Nokia sarà con molta probabilità provvista di un display QHD + da 5,9 pollici con tecnologia PureView: il PureDisplay, già visto su Nokia 7.1, migliora nettamente l’esperienza visiva (il 7.1 è stato il primo smartphone ad utilizzare il processore Iris di ultima generazione di Pixelworks che consente di sfruttare al meglio, ad esempio, l’abbonamento a Netflix). Inoltre, il telefono avrà un cuore targato Qualcomm Snapdragon 845 (anche se ci potrebbe essere la sorpresa Snapdragon 855), supportato da 8 GB di RAM, un massimo di 128 GB di spazio di archiviazione e una batteria da 4,150 mAh.
Nokia avrebbe aggiunto, sull’ammiraglia che verrà presentata il 24 febbraio, il riconoscimento delle impronte digitali sotto lo schermo e il Nokia 9 PureView potrebbe essere il primo telefono della multinazionale svedese ad essere dotata di tale soluzione. Il 9 PureView dovrebbe inoltre avere una scocca resistente alla polvere e all’acqua, il tutto ad un prezzo da top di gamma: il nokiafonino potrebbe costare circa 900 euro, prezzo che influenzerà sicuramente la sua commercializzazione perché, nonostante le caratteristiche molto simili ai dispositivi leader del mercato, c’è un neo: la scheda tecnica potrebbe prevedere a bordo un SoC troppo vecchio.