HMD ha presentato al MWC di Barcellona il nuovo Nokia 9 Pureview richiamando alla mente i fasti del gruppo nel mondo della fotografia mobile. La scommessa del gruppo è un all-in su questo fronte, poiché proprio la fotografia risulta essere il cuore della scommessa HMD per il nuovo flagship del gruppo nella stagione 2019.
Nokia 9 Pureview: 7 fori per 5 fotocamere
Il nuovo device colpisce già a prima vista, poiché è il primo – e l’unico – a disporre di ben 7 fori sulla parte posteriore: una caratteristica unica anche a livello di design, che il gruppo ha saputo ben integrare nella scocca evitando una moltiplicazione di bump e celando tutto all’interno del volume del dispositivo.
Ma servono davvero 5 moduli fotografici (gli altri due fori hanno utilità differenti) sullo stesso device? Si tratta di una semplice mossa eclatante per attirare l’attenzione, oppure c’è qualcosa di più profondo? Soltanto le prove sul campo sapranno dire la verità sul comparto fotografico del Nokia 9 Pureview, ma al primo impatto abbiamo avuto una sensazione netta: i sette moduli sono stati integrati intelligentemente, possono realmente essere un valore aggiunto, ma il rischio è che tale valore possa non essere pienamente compreso dall’utenza.
Insomma: per sfruttare davvero le potenzialità del Nokia 9 Pureview occorre anzitutto capirlo; una volta capito, bisogna saperlo sfruttare per le potenzialità che è in grado di offrire; a questo punto lo si potrà apprezzare. Troppo complesso per potersi tramutare in un successo di mercato? Molto probabilmente si. Ma quando si scommette sulla qualità, del resto, si stringe anche un patto con l’utenza segmentandola a monte e strizzando l’occhio a necessità specifiche.
A cosa servono i 7 fori
Due sono gli elementi in comune ad ognuno dei sensori disponibili: i 12MP di capacità di scatto e l’ottica Carl Zeiss che da anni contraddistingue la qualità Nokia nella cattura dell’immagine.
I sensori 1 e 2 sono due sensori a colori che rappresentano la parte “core” del comparto fotografico. I sensori 3, 5 e 7 sono invece sensori in b/n che fungono da complemento ai sensori principali nella cattura della luce. Il foro 6 è il led previsto per le condizioni di luminosità più complesse; il foro 4 è invece di ausilio all’autofocus.
Ogni immagine catturata da Nokia 9 PureView è HDR, con un dynamic range fino a 12,4 stop e una profondità di campo full scene da 12MP, il che significa che ogni immagine JPG da 12MP offre massimi dettagli sia in piena luce che in ombra.
Come funziona
Ogni singolo scatto realizzato con Nokia 9 Pureview attiva tutti e cinque i sensori fotografici disponibili. Ogni singola fotografia, quindi, attinge a piene mani dai 60MP di cattura (RAW), operando quindi in seguito per l’elaborazione dei singoli input al fine di definire la miglior qualità possibile di output.
Ogni scatto si avvale delle cinque fotocamere per catturare almeno 60MP di dati di imaging. Per elaborarle e fonderle, Nokia 9 PureView sfrutta al massimo l’architettura eterogenea di elaborazione della piattaforma mobile Qualcomm Snapdragon assegnando operazioni a ISP, DSP, GPU e CPU. Con un co-processore di imaging dedicato che definisce l’esposizione e il bilanciamento del bianco per ogni fotocamera, Nokia 9 PureView offre uno sguardo sul futuro della fotografia smartphone.
Al momento dello scatto, quindi, lo smartphone cattura tutte le informazioni disponibili affidando all’elaborazione successiva il raggiungimento del risultato. Ma il valore vero (e forse per troppi utenti imperscrutabile) è nella fase ulteriore, quando gli stessi dati rimangono a disposizione per una post-produzione manuale tramite app.
I 5 moduli fotografici celati dietro i sette fori, infatti, sono in grado di catturare 1200 livelli di profondità entro un campo che va dai 7 cm ai 40 metri dall’obiettivo: è l’utente, tramite semplici tap sul display, a poter comodamente decidere ove spostare il focus dell’obiettivo quando lo scatto è già in archivio, nello step precedente alla pubblicazione o alla stampa.