No, Huawei non smetterà di produrre smartphone top

In una dichiarazione emersa ieri, il gigante della tecnologia cinese Huawei ha ribadito che non intende uscire dal mercato degli smartphone di punta.
No, Huawei non smetterà di produrre smartphone top

No, Huawei non ha in programma di uscire dal business degli smartphone premium. Di fatto, il colosso cinese che era sulla buona strada per dominare il mercato dei dispositivi mobili a livello globale, sta ora lottando per la sopravvivenza dopo che gli Stati Uniti hanno imposto diverse sanzioni alla società.

Huawei non cederà la serie P e la serie Mate a terzi

Con le restrizioni, che vietano effettivamente all’OEM cinese di fare affari con compagnie americane e utilizzare la loro tecnologia, il gigante cinese è “praticamente fuori” dal business degli smartphone premium. Tuttavia, Huawei spera ancora in un rilancio. Secondo l’ultimo rapporto, la società non sembra assolutamente intenzionata a cedere la sua attività legata alla realizzazione smartphone premium. Si apprende infatti che questa mossa sarebbe soltanto “ultima risorsa”.

L’azienda ha negato i rapporti sulla sua intenzione di vendere i suoi marchi di punta della serie P e della serie Mate. In una dichiarazione, Huawei ha aggiunto che “restiamo pienamente impegnati nel nostro business degli smartphone e continueremo a fornire prodotti ed esperienze leader a livello mondiale per i consumatori di tutto il mondo“.

Tale vicenda arriva soltanto un paio di mesi dopo che l’OEM cinese ha venduto il suo sub-brand Honor a Shenzhen Zhixin New Information Technology, un consorzio di oltre 30 agenti e rivenditori dell’azienda. La dichiarazione di Huawei conferma che la società non ha ancora rinunciato a rilanciare il suo business contestuale alla realizzazione di device di punta, inclusi i futuri telefoni facenti parte della gamma P50 e Mate 50.

Recentemente, il fondatore di Huawei Ren Zhengfei ha affermato che la società vuole decentralizzare le sue operazioni, semplificare le linee di prodotti, concentrarsi sulla generazione di profitti e mantenere i livelli di retribuzione da tre a cinque anni per sopravvivere alle restrizioni commerciali degli Stati Uniti. Inoltre, pare che voglia gettarsi nel segmento degli indossabili da polso con funzioni sanitarie. Staremo a vedere; noi intanto, speriamo per il meglio.

Fonte: SCMP

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