Netflix, il gigante dello streaming, intende ridurre in modo schiacciante le sue emissioni di CO2 e finanziare progetti a favore della conservazione degli ecosistemi in via di estinzione.
Netflix: no a emissioni CO2
Netflix promette di smettere di emettere gas serra entro la fine del prossimo anno. Per raggiungere i suoi obiettivi, innanzitutto il leader dello streaming mondiale ridurrà drasticamente la quantità di gas generata dalle sue attività, compresa la produzione di serie tv e film. In secondo luogo, investirà in progetti volti a proteggere il pianeta per compensare le emissioni di CO2 che sfuggono al suo controllo.
La decisione arriva dopo i risultati ottenuti da DIMPACT, uno strumento di misurazione sviluppato dai ricercatori dell’Università di Bristol: lo studio afferma che un’ora di streaming nel 2020 ha rilasciato nell’atmosfera l’equivalente di 100 g di C02, o l’equivalente di 40 minuti di aria condizionata.
Consapevole del suo ritardo rispetto ad altri giganti della tecnologia, Netflix ha così deciso di adottare misure drastiche per ridurre la sua malsana impronta ecologica e allinearsi agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Firmato da 197 paesi, l’Accordo mira a mantenere l’aumento della temperatura globale ad un livello ben al di sotto dei 2 gradi.
Inizieremo con la riduzione delle emissioni interne per limitare il surriscaldamento globale a 1,5°C, come previsto dagli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Inoltre ridurremo del 45% le emissioni dirette e indirette entro il 2030, in ottemperanza alle Linee guida della Science-Based Targets Initiative.
Successivamente, il gigante dello streaming online investirà in progetti che impediscano al carbonio di invadere l’atmosfera.
Entro la fine del 2022 investiremo nella rigenerazione di ecosistemi naturali essenziali per raggiungere lo zero netto. Questi progetti, come il ripristino di praterie, mangrovie e terreni fertili, consentono di catturare e immagazzinare il carbonio oltre a garantire altri benefici.