Brutte notizie per gli abbonati statunitensi a Netflix, dato che nelle prossime settimane i prezzi dei piani standard e premium subiranno un aumento.
Netflix: in USA costa di più
Dopo un recente rincaro dei prezzi, che ha “disturbato” gli utenti di Netflix a gennaio 2019, la piattaforma di streaming ha deciso di aumentare nuovamente il costo degli abbonamenti mensili per gli iscritti al servizio che risiedono negli Stati Uniti.
Entrando nei dettagli, il piano standard – il più popolare – ora costa 14$, registrando un aumento di 1 dollaro rispetto al piano originale di 13$, mentre il piano premium, che permette lo streaming in 4K, è ora disponibile per gli abbonati a 18$ al mese, ben 2$ in più rispetto al piano precedente che era di 16$. Fortunatamente per gli abbonati a stelle e strisce, il piano di base rimarrà a 9$, almeno per il momento.
Sebbene gli aumenti dei prezzi di Netflix non siano sorprendenti – dato che l’azienda sta investendo non poco nei propri contenuti originali -, arriva tuttavia in un momento altamente competitivo sul mercato. Infatti – grazie alla sfilza dei vari Disney Plus, HBO Max, Amazon Prime Video e altri – i consumatori hanno a loro disposizione una miriade di servizi e con pochi click possono facilmente annullare l’iscrizione ad uno ed iscriversi ad un altro simile e, probabilmente, più conveniente .
In tutta risposta, da un’indiscrezione è emerso che il co-CEO di Netflix Reed Hastings ha affermato che perdere un segmento di abbonati fa parte del gioco, dato quello che più preme attualmente all’azienda è mettere a disposizione degli utenti un flusso costante di contenuti originali e di alta qualità, in modo che il servizio diventi quasi necessario per gli già abbonati e per quelli che si iscrivono per la prima volta. Questa strategia porterà i risultati sperati, ma soprattutto l’aumento del prezzo di abbonamento colpirà anche gli utenti italiani?