Netflix sta passando un periodo particolarmente complicato della sua storia. Su questo ormai più nessuno ha dei dubbi. Ma se alcuni pensavano: “Peggio di così non può andare”, purtroppo dopo questo articolo si dovranno ricredere.
Effettivamente, il colosso dello streaming on demand ha due problemi molto grossi. Ad averli rilevati sono stati due studi importanti che si sono concentrati proprio su Netflix e i suoi risultati recenti in termini di abbonati e minuti trascorsi sulla piattaforma.
Difatti, si tratta di due elementi necessari per la sopravvivenza nella giungla dello streaming on demand e live. Questo mondo sta diventando sempre più competitivo e combattivo dove non c’è esclusione di colpi. Basti pensare a Disney+, il cui abbonamento annuale è decisamente competitivo con contenuti esclusivi.
Tra l’altro, a inizio anno, Netflix aveva dovuto cedere a Disney+ alcune serie TV Marvel che deteneva sulla sua piattaforma. Questa mossa, che ha reso Marvel e altri contenuti esclusivi di Disney+ ha contribuito a piegare il colosso statunitense che non se la stava già passando molto bene.
Netflix: calo di abbonati della Gen Z
Il primo grande problema che sta affrontando Netflix riguarda il numero degli abbonati. È vero che nell’ultimo trimestre ha perso un milione di utenti, il che è molto, ma il dato più importante riguarda chi e quando.
Infatti, molto prima di questo dato, tra il 2019 e il 2022 Netflix ha perso il 26% degli utenti Gen Z sulla sua applicazione mobile. Con il termine Generazione Z ci riferiamo a chi è nato tra la fine degli anni novanta e i primi anni ’10 del XXI secolo.
Questo dato è stato registrato da un sondaggio realizzato e condotto da Global Wireless Solutions. Un risultato che fa impressione e che pone diversi punti interrogativi in merito al futuro di questa piattaforma streaming on demand.
Diminuiscono i minuti spesi sulla piattaforma
Il secondo grande problema, forse più preoccupante del precedente, è che, tra coloro che sono rimasti fedeli a Netflix, i minuti spesi sulla piattaforma sono diminuiti. In questo dato non ci sono distinzioni di età perché sono stati presi a campione tutti gli abbonati.
La ricerca ha rivelato che, ad esempio, le donne di età compresa tra i 18 e 34 anni hanno ridotto il loro tempo online quasi del 40%. Per gli uomini di età compresa tra i 25 e i 34 anni il tempo su Netflix è diminuito del 33%.
L’aspetto più grave è che su 2.000 americani, il 77% degli intervistati in un sondaggio di Virtua ha confermato di preferire contenuti virtuali e risorse digitali piuttosto che affidarsi a noleggio o contenuti trasmessi in streaming. Chissà quale sarà la prossima tendenza.