Netflix sta per stringere le maglie attorno alle proprie formule di abbonamento. La pratica (non autorizzata) della password condivisa, infatti, è stata a lungo tollerata come viatico per una più rapida espansione nel mondo dello streaming online, ma a lungo andare diventa un collo di bottiglia da superare. Il primo – timido, per la verità – esperimento è iniziato negli USA dove alcuni utenti hanno iniziato a trovarsi un avviso sui propri televisori:
Se non vivi con il proprietario di questo account, hai bisogno di un account tuo per poter guardare [Netflix]
Condividere la password è stata fino ad oggi la malcelata scorciatoia per condividere la spesa dell’abbonamento e con pochi euro poter approfittare degli streaming. Ora Netflix vuol cambiare registro e con questo avviso preannuncia la fine dei giochi: una sorta di monito per quanti ancora condividono la spesa e che ora dovranno mettersi in regola in tempi brevi.
Stop alle password condivise? Più o meno
L’avviso chiede di verificare l’account tramite email o SMS: la misura è chiaramente blanda, perché con ogni probabilità la condivisione delle password avviene tra amici che hanno la possibilità di condividere anche un messaggio whatsapp del tipo “mi mandi il codice che ti sta per arrivare?“. Al tempo stesso questa modalità affonda tutti quei servizi online che consentono di condividere le password tramite servizi terzi: chi sta lucrando sulla condivisione, insomma, sarà presto messo in fuorigioco.
Netflix muoverà le proprie pedine timidamente perché inibire improvvisamente le password condivise potrebbe rivelare sorprese altrettanto improvvise: meglio qualche margine di tolleranza, forse, ma al tempo stesso era chiaramente necessario iniziare ad inibire tutti quei servizi che sulle condivisioni di codici e abbonamenti hanno costruito un vero e proprio business parassita e parallelo. Il primo passo sta per essere smosso e con ogni probabilità sulla stessa scia si avvieranno presto nomi quali Disney+ o DAZN che vivono del medesimo modello di offerta.