Telecom Italia Mobile, per voce del proprio amministratore
delegato Marco De Benedetti, ha annunciato che l’azienda non ha in mente una
emissione di nuovi titoli od obbligazioni per reperire le risorse finanziare
con cui affrontare la gara per le licenze UMTS.
‘L’unica operazione che faremo – dichiara De Benedetti
– sarà la già annunciata conversione delle azioni di risparmio
in ordinarie con un conguaglio’, un’operazione che frutterà a Tim tra
i 12 e i 15 mila miliardi. ‘A differenza di molti concorrenti non saremo in
corsa sul mercato dei capitali da qui alla prossima primavera, perchè
ci siamo preparati per tempo’, aggiunge inoltre De Benedetti.
Per quanto riguarda la questione dell’elettrosmog,
seconda preoccupazione dei partecipanti alla gara per l’UMTS dopo l’incertezza
sull’ammontare degli investimenti che dovranno sostenere, De Benedetti auspica
in un intervento del Governo, che fornisca ai gestori sufficienti garanzie per
l’installazione delle antenne per i nuovi telefonini.
‘Il Governo non può non occuparsene vista
la cifra importante che chiede in cambio – commenta l’amministratore delegato
di Tim – con l’arrivo dell’ UMTS il problema si rende più evidente, perchè
viene chiesto agli operatori di pagare una cifra importante’.