Non si è fatta attendere la risposta di H3G alla recente relazione della banca d’affari Nomura, in cui veniva dato per probabile l’abbandono entro il 2006 del business della telefonia mobile UMTS da parte di Hutchison. ‘Nomura ha realizzato il report senza incontrarsi con alcun manager di Hutchison Whampoa’, si legge in un comunicato diffuso dalla compagnia telefonica. ‘Il report di Nomura – continua la nota – è interamente basato sulle speculazioni dell’analista, è inaccurato ed è stato elaborato in assenza di qualsiasi contraddittorio col management di Hutchison’.
Secondo Hutchison la relazione appare contraddittoria in più punti, in particolare laddove si riconosce che Hutchison abbia le risorse e le competenze per continuare lo sviluppo del suo business 3G e, al tempo stesso, suggerisce che la società possa essere costretta ad abbandonare il 3G prima del 2006. ‘Abbiamo chiarito in passato, e in particolare in occasione dell’annuncio dei nostri risultati annuali del 2003, che le perdite EBIT saranno maggiori nel 2004 rispetto al 2003 – si legge nel comunicato di Hutchison – ma che questo era nelle nostre previsioni. Confermiamo, per il business 3G, la previsione del breakeven dell’EBITDA per fine 2005. Questo tipo di business richiede un tempo più lungo per il raggiungimento del breakeven e rimaniamo fiduciosi riguardo alle prospettive di lungo termine per le nostre attività 3G’.
Hutchison sostiene che se avesse voluto abbandonare veramente il 3G, avrebbe potuto farlo prima, quando ha dovuto affrontare la penuria di cellulari 3G. Non si vedono quindi i motivi di un abbandono adesso, con una rete funzionante e cellulari in quantità. L’azienda prevede consistenti vendite di cellulari, tanto da aver siglato la scorsa settimana un’intesa con LG per una fornitura di 3 milioni di terminali entro la fine dell’anno. Hutchison sostiene, a dimostrazione del proprio impegno, che la disponibilità di cash e gli investimenti di liquidità del gruppo alla fine del 003 ammontavano ad oltre 23 miliardi di dollari. La compagnia telefonica, dichiara infine che i costi di acquisizione della clientela a cui sta andando incontro non si allontanano della media delle industrie del mercato.