Le esigenze dei telefoni cellulari e dei computer
palmari di nuova concezione saranno fra i fattori principali che condizioneranno
nei prossimi mesi lo sviluppo di nuove tecnologie per le batterie ricaricabili.
Gli esponenti delle maggiori aziende del settore, che hanno partecipato alla
fine di settembre alla conferenza Power2000, hanno ribadito l’importanza di
occuparsi dello sviluppo di nuovi tipi di batterie, per fare in modo che tecnologie
come il GPRS, l’UMTS, la localizzazione GPS, la riproduzione di brani MP3 o
i display a colori non finiscano per ridurre in maniera inaccettabile i tempi
di autonomia dei dispositivi elettronici che ne faranno uso.
Anche considerando i recenti progressi nel campo
della miniaturizzazione, che hanno fatto in modo di ridurre sensibilmente i
consumi energetici, i telefoni cellulari del futuro avranno bisogno di un notevole
quantitativo di energia elettrica per poter assicurare tempi di utilizzo e di
standby accettabili.
‘Gli utenti si aspettano per lo meno dalle 50 alle
300 ore di standby dai cellulari della terza generazione’, commenta Adam
Gould di Nokia Mobile Phones. ‘Ovviamente vorranno anche telefonare per 5 o
6 ore, navigare in rete per 3 o 4 ore, accedere alle funzioni di navigazione
GPS, giocare ed ascoltare musica. Se
il cellulare diventerà una sorta di portafoglio elettronico, allora le
batterie non dovranno mai esaurirsi, perchè sarebbe
una cosa inconcepibile’, aggiunge infine Gould.
La sfida dei prossimi mesi per le aziende produttrici
riguarderà soprattutto l’ottimizzazione dei consumi, per fare in modo
che anche un solo milliwatt in meno possa portare ad un aumento di qualche minuto
dei tempi di autonomia. Aziende come Motorola sembrano invece decise a trovare
nuove fonti di energia per i dispositivi portatili; le batterie a combustibile,
che si presume diverranno una realtà commerciale nel giro di 3 o 4 anni
e potrebbero consentire di alimentare in modo pratico ed economico telefoni
cellulari e palmari per diverse settimane, compresi i modelli dotati delle funzioni
più evolute.