Motorola venderà telefoni cellulari ad una cinquantina di dollari al pezzo in Cina, il suo secondo mercato per importanza, nell’ambito di un aggressivo piano per conquistare fette di mercato a danno dei rivali come Nokia. Lo hanno riferito oggi alcuni alti dirigenti della società. Ed Zander, amministratore delegato della società di telefoni cellulari, la numero 2 al mondo, non ha voluto fornire dettagli sul piano o sugli obiettivi di vendita previsti per i cosiddetti "cheap phones", che verranno lanciati nei mercati emergenti dagli operatori, dopo un accordo con la Gsma, l’associazione dello standard Gsm, annunciato all’inizio dell’anno. La direttrice delle comunicazioni del settore Asia-Pacifico di Motorola, Mary Lamb, ha detto ai cronisti di ritenere che i telefoni verranno venduti in Cina a meno di 50 dollari ad apparecchio. La vendita di telefoni a basso costo nei mercati emergenti consentirebbe a Motorola di aumentare il controllo sul mercato cinese, ora stabile a circa il 15% contro il 19-22% di Nokia. In un comunicato, Motorola ha reso noto di aver aperto un un nuovo centro di sviluppo per il 3G a Pechino, portando così a 16 gli impianti di ricerca e sviluppo in Cina.
Motorola mira al ribasso dei prezzi in Cina
Motorola venderà telefoni cellulari ad una cinquantina di dollari al pezzo in Cina, il suo secondo mercato per importanza, nell'ambito di un aggressivo piano per conquistare fette di mercato