Motorola ha fatto marcia indietro smentendo le
recenti dichiarazioni di un proprio portavoce, che sosteneva che le aziende
produttrici avrebbero deciso di limitare le prestazioni dei telefoni cellulari
GPRS (il nuovo sistema per la trasmissione dati per la telefonia mobile che
sarà lanciato a breve anche in Italia) in modo da rispettare i parametri
imposti per quanto riguarda le emissioni elettromagnetiche.
Rainer Lischetzki, marketing manager di Motorola, nel corso di una recente intervista con il ‘New Scientist’ aveva affermato che le velocità di trasferimento di cui l’azienda aveva parlato (comprese fra i 27 e i 86Kbps) potevano causare un surriscaldamento dei telefoni cellulari GPRS. Simili velocità, secondo Lischetzki, avrebbero portato i cellulari ad emettere un quantitativo di radiazioni superiore a quello stabilito a livello europeo. Solo in un secondo momento Motorola ha smentito le affermazioni fatte dal proprio risponsabile del marketing per il GPRS, con la motivazione che Lischetzki non era qualificato per parlare con cognizione di causa di questioni relative a questa tecnologia. Secondo il parere ‘ufficialÈ del produttore americano ‘il fatto che i primi telefoni GPRS non funzioneranno alla massima velocità non è legato a problemi di emissioni elettromagnetiche’. Nessuna spiegazione è arrivata comunque riguardo i reali motivi che impedirebbero di sfruttare a fondo i nuovi telefonini. |
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