Il Coronavirus è un problema? Si, è un problema.
Il Coronavirus è un grosso problema? Si, è un grosso problema.
Siamo tutti in quarantena? No, fortunatamente no.
Dedichiamo un pensiero di vicinanza a chi è nella “zona rossa”: vi aspettiamo alla normalità quanto prima. Ma nel frattempo chi è fuori da queste poche zone “chiuse” deve combattere il difficile equilibrio tra il desiderio di vera normalità e il dovere di non sottovalutare la situazione. Questione delicata, da affrontare però con tanta serietà quanta leggerezza. Serietà e leggerezza, esatto, perché paura e allarme non aiuteranno nessuno: logica ed equilibrio, invece, saranno il primo ingrediente per una immunizzazione sociale al problema.
Non siamo in quarantena
Perché il Coronavirus può essere evitato con il raziocinio, con le semplici precauzioni, con l’attuazione di normali cautele utili ad evitare il contagio. Questo non significa giocoforza chiudersi in casa, ma al tempo stesso non significa fare spallucce e abbandonarsi alla vita normale come se nulla fosse – solo perché il nemico è invisibile, non significa che sia scomparso.
Ecco perché in questi giorni Parco Sempione, una macchia di verde nel cuore di quella Milano colpita dall’epidemia e da tutti i suoi effetti collaterali, è diventato uno degli emblemi di questa doppia fuga, sia dal virus che dall’isolamento. Parco Sempione si è trasformato in una piccola grande palestra all’aria aperta, un inno all’attività fisica come rifiuto dell’ozio ai tempi del Coronavirus. Molte aziende hanno dovuto chiudere temporaneamente i battenti, i locali pubblici sono in alcuni casi chiusi e in altri non raccomandabili, i grandi eventi sono sospesi. Grava sul paese il cielo plumbeo della crisi economica, ma al tempo stesso Milano già sa che è pronta a rimboccarsi le maniche. Siamo soli con noi stessi e con le nostre bacheche social, ma questo non significa che non si possa sopravvivere – e bene – tenendo vivo l’ottimismo per quando, a breve, si potrà tornare alla vita normale. Facciamolo, quindi.
Ecco allora un pacchetto di strumenti utili per partire, per correre, per sentire il vento tra i capelli e dimenticare – almeno per qualche ora – che c’è un nemico invisibile che si nasconde da qualche parte. Non è nell’aria e non è una minaccia che ci possa costringere in casa, quindi approfittiamone. Come chiameremo questo modello? Modello Parco Sempione, ovvio, come semplice stimolo a reagire, lasciando a casa le paure ma tenendo sempre ben vigile l’attenzione.
Infilate gli scarpini: un paio di click e si parte. Occhio a non affaticarvi, sarebbe controproducente così come lo è l’eccessiva sedentarietà: equilibrio e raziocinio, ricordate?
Modello Parco Sempione
Il modello Parco Sempione lo costruiamo su 3 app, 3 smartband, 3 smartwatch e 3 auricolari per la corsa. Top di gamma il primo, medio di gamma il secondo, fascia bassa (e low cost) il terzo. Ognuno scelga per sé, ma poi tutti pronti ad una escursione fuori casa: ognuno di noi ha un “Parco Sempione” che ci aspetta. Che stiamo aspettando? Ognuno per sé, ma tutti assieme: partiamo.
Tre app
- Strava (iOS, Android);
La migliore applicazione per chi ama correre – o andare in bicicletta – e mantenersi in forma: monitora i risultati e raggiungi i tuoi obiettivi, divertendoti; - MyFitnessPal (iOS, Android)
Per mantenersi in forma, è importante anche stare attenti all’alimentazione: affianca alla tua sessione di allenamento un pasto equilibrato e tienine traccia grazie a questa interessante app; - Google Fit (iOS, Android)
Pianifica su Android o iOS un vero e proprio piano per mantenerti in forma, Google Fit è il tuo personal trainer, che integra anche i dati raccolti da molti modelli di smartband e quelli di applicazioni di terze parti (come Strava, ad esempio).
Tre smartband
- Fitbit Versa 2
Uno smartband così completo, da assomigliare a uno smartwatch: oltre a tutte le funzionalità dedicate allo sport, non manca l’NFC per i pagamenti con FitBit Pay, il supporto ad Amazon Alexa e la lettura delle notifiche, direttamente dall’ampio display; - Huawei Band 4 Pro
Un wearable che dimenticherai di avere al polso, ma al quale manca nulla: dal GPS integrato all’estrema personalizzazione delle watch face. - Xiaomi Mi Band 4
Uno degli activity tracker più apprezzati al mondo perché, non solo è un ottimo compagno per lo sport e per il quotidiano, ma è anche in grado di offrire infinite possibilità di personalizzazione grazie anche a software di terze parti.
Tre smartwatch
- Apple Watch 5
Se possiedi un iPhone, non potresti desiderare di meglio: uno smartwatch completo sotto ogni punto di vista, che in più offre anche la possibilità di monitorare l’attività cardiaca e segnalare l’eventuale presenza di fibrillazione atriale; - TicWatch 2 Pro
Uno degli smartwatch equipaggiati con Wear OS più completi che ci sia: a bordo c’è anche l’NFC per eseguire i pagamenti direttamente dal polso; - Huawei Watch GT 2
Probabilmente, al momento si tratta di uno dei modelli di smartwatch in grado di coniugare meglio qualità, prestazioni e prezzo.
Tre auricolari
- Huawei FreeBuds 3
Un paio di auricolari forse anche più performanti di quelli ai quali sono ispirati per quello che riguarda il design, ovvero gli Apple AirPods; - Apple AirPods Pro
Se possedete un iPhone, gli AirPods Pro rappresentano l’accessorio perfetto per fare sport ascoltando la vostra musica preferita oppure gestendo le telefonate; - OnePlus Bullets Wireless 2
Se avete un budget inferiore ai 100€, si tratta della scelta migliore che possiate fare: ottima autonomia energetica, connessione rapida allo smartphone, buona qualità dell’audio in chiamata.
E infine tre buoni motivi:
- perché possiamo farlo;
- perché sappiamo farlo;
- perché dobbiamo farlo.
Il lieto fine può essere dietro l’angolo: andiamoci di corsa.