La pandemia, che il mondo degli eventi ha visto iniziare con l’annullamento del Mobile World Congress 2020, potrebbe iniziare il proprio declino proprio con il ripristino dell’evento di Barcellona. Come precedentemente annunciato, l’evento si terrà nei mesi estivi ed a conferma di ciò la GSMA ha divulgato il complesso protocollo sanitario con il quale l’evento sarà organizzato, spiegando di ambire all’ingresso ai padiglioni da parte di circa 45-50 mila persone.
Mobile World Congress 2021: sarà così
Numeri ridotti, controlli serrati, monitoraggio continuo, contact tracing assicurato dall’ingente investimento tecnologico: solo così un evento di questa caratura potrebbe essere organizzato durante una fase pandemica e la GSMA – dopo il coraggioso e salvifico annullamento della precedente edizione – intende ripartire. Non sarà facile anche perché la filiera deve certificare i visitatori fin dall’ingresso in terra catalana e lungo tutti gli spostamenti nella città.
Il protocollo prevede test obbligatori prima della partenza, così da poter dimostrare la propria negatività all’arrivo; ogni 72 ore il test andrà ripetuto, così da poter dimostrare nel tempo che nel frattempo non sia avvenuto alcun contagio; sarà misurata la temperatura a tutti gli ingressi; i distanziamenti saranno raddoppiati e tutto sarà “touchless” onde evitare contagi da contatto; migliorati i protocolli di sanificazione ed i sistemi di ventilazione; aumentato il personale medico disponibile; disponibili 1300 erogatori di disinfettante; mascherina FPP2 obbligatoria.
Le regole sono state scritte anche a seguito della conclusione dell’evento di Shangai, dove la GSMA ha tenuto il suo primo evento con grande slancio nella speranza di portare a Barcellona un Mobile World Congress all’altezza del suo blasone. L’accelerazione delle campagne vaccinali in Europa, nel frattempo, dovrebbe migliorare le condizioni di sicurezza generali, calmierando le curve dei contagi ed abbassando in modo omogeneo il rischio collettivo.
L’appuntamento è fissato: dal 28 giugno al 1 luglio, per un’edizione estiva di un evento che – se realizzato – rappresenterebbe una speranza importante per molti motivi.