MMS qual è il prezzo giusto ?

Oramai quasi tutti gli operatori
europei hanno lanciato o si apprestano a lanciare i servizi MMS, che nella speranza
di molti sono visti come una sorta di panacea per i mali che affliggono il mercato
della comunicazione mobile e come uno dei primi aiuti per risollevare le casse
esauste dei gestori nei servizi 3G e GPRS. Eppure gli MMS non sono esenti da
problemi, in primis lo scegliere un giusto prezzo, difficoltoso da trovare,
pericoloso da sbagliare.

Una ricerca della società specializzata
Ovum
ha svelato che il possibile mercato degli MMS sarà molto più arduo del previsto.
La diffusione di cellulari compatibili è attualmente scarsa e gli stessi terminali
sono molto cari. Gli unici due telefonini MMS bivalenti, ovvero capaci sia di
ricevere che di mandare MMS, sono il Sony Ericsson T68i,
del costo di oltre 500 Euro con la Communicam, e il Nokia 7650,
dal costo di circa 700 Euro. Gli operatori dovrebbero seriamente pensare ad
una nuova serie di sussidi per incentivare la vendita di questi terminali. Vodafone
ha iniziato a proporre confezioni speciali contenenti il T68i e la Communicam
MCA-20 ad un prezzo di circa 315 Euro nel Regno Unito e 349 Euro in Germania,
dove anche il Nokia 7650 è venduto ad un prezzo identico. In ambo i casi ovviamente
è incluso un abbonamento GPRS, di durata variabile, ma mai minore ad un anno.

Un punto realmente critico resta,
però, il prezzo del singolo MMS. Attualmente quasi tutti gli operatori hanno
proposto tariffe uniche per gli MMS, senza differenza alcuna per il contenuto.
Si passa da un massimo di 1.25 Euro della norvegese Telenor, ai circa 40 centesimi
di Vodafone D2 in Germania o di O2 nel Regno Unito. In Italia solo Wind ha lanciato
il servizio a pagamento, tariffando ogni MMS 60 centesimi.

Come ben si vede si tratta di un’offerta
molto variegata, anche se alcuni operatori hanno fatto una scelta diversa, puntando
sulla differenziazione delle tariffe in base a diversi criteri. Ad esempio Westel
in Ungheria ha posto tre prezzi a seconda della lunghezza del singolo MMS, breve,
medio o lungo. Nel Regno Unito, invece, T-Mobile UK ha deciso di lanciare un’offerta
flat MMS, che per 32 Euro mensili consente di spedire quanti messaggi multimediali
si vuole. L’operatore di Hong Kong, CSL ha, invece, deciso di far pagare semplicemente
ogni MMS in base alle attuali tariffe GPRS ed alle dimensioni dello stesso.

Ci si rende conto come il mercato
sia ancora immaturo e ci sia bisogno quanto meno di una standardizzazione minima
dei prezzi praticati, che renda il panorama europeo più omogeneo e livelli verso
il basso, grazie alla concorrenza, i prezzi praticati per ogni singolo MMS dagli
operatori mobili, pena l’inutilizzazione del servizio da parte degli utenti.

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