Milioni i cellulari invenduti nei magazzini

Decine di milioni di cellulari
dovranno essere venduti a prezzi da saldo a causa delle enormi scorte effettuate
dagli operatori mobili e dall’alta percentuale di telefoni invenduti, soprattutto
modelli di fascia bassa. Infatti il trend del mercato, che fino a pochi mesi
fa premiava le vendite dei telefoni di fascia medio-bassa, è completamente cambiato,
con un netto aumento delle vendite e delle richieste di telefoni di fascia alta,
cosa che ha spiazzato costruttori e soprattutto operatori, che si ritrovano
magazzini pieni di modelli a basso costo che nessuno più vuole.

Nel solo 2001 il 30% dei telefoni
prodotti non è stato venduto al prezzo ufficiale comunicato dai costruttori,
o perché poco richiesti, oppure per la presenza di colori sbagliati o perché
semplicemente troppo cari rispetto a ciò che offrivano. L’anno scorso oltre
80 milioni di terminali sono rimasti invenduti, per un totale di 9.30 miliardi
di Euro.

I cellulari invenduti costano agli
operatori moltissimi soldi, a causa dalla perdita di prezzo costante alla quale
sono sottoposti. Si calcola, infatti, che gli operatori perdano circa 93 milioni
di Euro la settimana a causa dei costi di inventario e dell’erosione dei prezzi.
I due terzi di questi 80 milioni di telefoni sono stati venduti a prezzi irrisori
o addirittura dati gratuitamente dagli operatori, la restante parte, invece,
è stata venduta a diversi distributori che hanno cercato di trovare acquirenti
con prezzi scontatissimi.

La cosa incredibile è che moltissimi
nuovi cellulari di fascia alta sono velocemente terminati in tutti i negozi,
lasciando diversi utenti insoddisfatti. Costruttori ed operatori stanno seriamente
riflettendo su questo nuovo trend del mercato, che dovrebbe addirittura rafforzarsi
nel corso del 2002. I costruttori che hanno avuto minori disagi da tale situazione
sono quelli più piccoli, che hanno facilmente ridotto o variato la propria catena
produttiva.

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