Microsoft non vive di solo Windows

Altri dettagli su Windows 10 e Office. Ma a Redmond sono impegnati anche per iOS e Android.

I conti li ha fatti Quartz, che ha sentenziato: Microsoft ha rilasciato più di 100 app per Android e iOS, senza contare Skype, Yammer e quanto nel frattempo è stato ritirato dai marketplace. In altre parole, Microsoft sta davvero mettendo in pratica i buoni propositi del suo CEO Satya Nadella: mobile e cloud prima di tutto, senza preclusioni di sorta sulla piattaforma e l’ecosistema che preferiscono i clienti.

Microsoft Office Android
Microsoft Office Android

Di queste 100 app, almeno la metà sono state lanciate nel 2014 in piena era Nadella: tra queste ovviamente spicca Office su iPad e ora anche su Android, un tempo uno dei motivi per acquistare un prodotto Microsoft che invece ora è disponibile (quasi del tutto gratis) sulle piattaforme altrui. Quartz sottolinea come sia una questione di qualità, più di quantità: a Redmond comunque sembrano intenzionati a fare sul serio, visto che il rilascio di Outlook la scorsa settimana è stato salutato con generale soddisfazione per le qualità mostrate dal software (anche se altro non è che un rebranding di Acompli, acquisita nella seconda metà del 2014), e ci sarebbero in dirittura d'arrivo anche altre acquisizioni strategiche per ampliare la fetta di mercato iOS e Android ad appannaggio di Microsoft.

Per garantirsi rilevanza e un roseo futuro, l'azienda statunitense deve seguire proprio questo percorso: visto che Android e iOS assieme totalizzano oltre il 90 per cento del mercato mobile, lasciando ai concorrenti (tra cui Windows Phone) solo le briciole, bisogna accettare la realtà e seguire i clienti lì dove sono già. Questo in ogni caso non significa in nessun modo abbandonare gli attuali filoni di sviluppo: il lavoro su Windows Phone e il suo ecosistema deve andare avanti, in parallelo con quello per le piattaforme maggiori.

Cortana
Cortana

Quanto a questo, si vedono comparire dettagli interessanti che anticipano quanto ancora deve essere annunciato: dopo Cortana, la risposta Microsoft a Siri e OK Google, a Redmond lavorano anche con la collaborazione di Bill Gates a un assistente personale per Office, capace di comprendere il parlato e tradurlo in azioni, scrittura e tutto quanto occorre per gestire la suite di produttività. Se ciò non bastasse, ferve l'attività anche attorno a Windows 10, che sarà distribuito nella sua prima preview tra qualche giorno e che raggiungerà solo a fine 2015 il mercato di massa.

Windows 10
Windows 10

In tal senso, nel dibattito sulla compatibilità della prossima major release con gli attuali device in circolazione è intervenuto anche Joe Belfiore in persona: il vicepresidente Microsoft con le deleghe ai sistemi operativi ha ribadito che Windows 10 verrà sviluppato anche per i dispositivi con solo 512MB di RAM a bordo, anche se le performance e le feature potranno essere diverse a seconda del telefono posseduto. Questa volta, almeno nelle promesse, la transizione dovrebbe quindi essere meno traumatica di quanto accadde tra WP7 e WP8: il tempo dirà quante di queste promesse saranno mantenute.

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