Microsoft fa i conti con Nokia

Redmond potrebbe decidere di svalutare il suo investimento nell'azienda di Espoo.

È probabilmente questione di ore, poi Microsoft potrebbe decidere di fare una importante comunicazione alla SEC: potrebbe svalutare l’investimento chiuso poco più di un anno fa nel 2014, quando ha acquisito da Nokia la divisione relativa alla produzione degli smartphone e cellulari. Accettando di registrare nei propri libri contabili una cifra rivista al ribasso per l'intero pacchetto Nokia, l'azienda guidata da Satya Nadella potrebbe di fatto ammettere di aver compiuto un errore nel valutare quanto pagare per gli assett provenienti da Espoo.

Nokia e Microsoft
Nokia e Microsoft

L'allineamento dei pianeti sembra propizio: ad aprile Microsoft ha comunicato alla SEC, l'organismo di controllo della Borsa, che il suo investimento in Nokia potrebbe essere oggetto di "aggiustamenti". Poi Nadella, CEO della multinazionale, ha preannunciato "scelte difficili" all'orizzonte. Infine Stephen Elop, che aveva già guidato Nokia prima dell'acquisizione, ha lasciato l'azienda. I tempi per tirare le somme sull'affare da 7,9 miliardi di dollari che ha portato i Lumia a Redmond paiono maturi. L'operazione Nokia, ricordiamolo, è stato di fatto uno degli ultimi atti di Steve Ballmer come CEO: all'epoca si disse che Nadella, tra i dirigenti anziani, fosse quello più avverso all'operazione.

La cifra esatta che potrebbe essere trascritta nei libri contabili, è bene precisarlo non si tratta di una perdita effettiva di denaro ma di una semplice revisione volontaria della contabilità per meglio allinearsi con l'effettivo valore delle proprie risorse, potrebbe aggirarsi sui 5,5 miliardi di dollari: l'ultima comunicazione di Microsoft segnalava in 10 miliardi circa il valore delle attività Nokia acquisite, dunque si parla di un'operazione considerevole.

Stephen Elop e Bill Gates
Satya Nadella e Bill Gates

Quanto accadrà in ogni caso non segna un punto di non ritorno: la mossa finanziaria serve a mettere ordine nei libri contabili, ma non è una pietra tombale sulle prospettive dei Lumia. Senza dubbio però una scelta del genere condizionerà gli equilibri di forza in seno alle divisioni in cui è organizzata Microsoft: recentemente gli smartphone erano stati posti sotto il controllo di Terry Myerson, di fatto subordinando il loro sviluppo ai piani complessibi in materia di software e al resto dell'ecosistema Windows.

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