Microsoft e Activision, l'acquisizione rischia davvero di saltare?

L'accordo di acquisizione tra Microsoft e Activision sarebbe arrivato ad un punto critico: il New York Post cita fonti interne preoccupate.
Microsoft e Activision, l'acquisizione rischia davvero di saltare?

Mentre gli appassionati di tutto il mondo si godono il lancio del nuovo Call of Duty Modern Warfare 2, ci si chiede a che punto sia l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft. Il New York Post ha raccolto in esclusiva l’opinione di alcune fonti interne che si direbbero preoccupate.

Sappiamo infatti che l’accordo di fusione sta affrontando un duro controllo approfondito da parte delle autorità di regolamentazione negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’Unione Europea, gli “scogli” più importanti per formalizzare l’acquisizione.

Pare che le difficoltà riscontrate in tal senso stiano creando dei malumori interni con il rischio di far saltare addirittura il colossale affare.

Microsoft e Activision: quante possibilità ci sono che l’accordo salti davvero?

Secondo diversi addetti ai lavori e analisti di mercato, citati dal New York Post, Microsoft non si aspettava questo livello di controllo da parte della autorità, dopo anni in cui aveva ricevuto un “trattamento” migliore rispetto a competitor come Meta e Google.

Sebbene sia Activision che Microsoft continuino pubblicamente a far trasparire ottimismo sul buon esito dell’affare, internamente pare che le cose non siano così serene come lasciato intendere.

Xbox Activision Metaverso

Il nodo centrale sarebbero le promesse circa le intenzioni di Microsoft con i franchise di Activision una volta che l’accordo andrà in porto, con Call of Duty su tutti. Sebbene gli esecutivi di Redmond, come Phil Spencer, abbiano lasciato intendere l’intenzione di non lasciare fuori le piattaforme PlayStation, e anzi pensare di includere anche Nintendo Switch, pare che in realtà l’azienda si sia rifiutata di fornire alle autorità un accordo formale in questo senso.

Un analista di hedge fund che sta seguendo da vicino l’operazione ha detto al New York Post che Activision vorrebbe che Microsoft offrisse tutto per sempre gratuitamente: una condizione però inaccettabile per Redmond che distruggerebbe l’economia dell’accordo.

Rendere i giochi Activision, Call of Duty compreso, esclusiva Xbox pare sia una parte importante di tutta la questione, al di là di quelle che sono le dichiarazioni fornite a mezzo stampa. Se fare rassicurazioni pubbliche è una cosa, essere legalmente obbligati a mantenere tutti i titoli anche su piattaforme concorrenti sarebbe un altro paio di maniche.

La decisione di Microsoft di acquisire Activision è tutta una questione di esclusività. Se rinunciare a questa sarà una delle concessioni richieste, Microsoft dovrà pensare a lungo e duramente se si tratta ancora di un accordo valido“.

È il parere di Dan Ives, amministratore delegato di Wedbush Securities. Se l’acquisizione dovesse saltare per il divieto da parte della autorità, Microsoft sarà costretta a pagare ad Activision una commissione di scioglimento di 3 miliardi di dollari.

Xbox Activision problemi accordo

Xbox Activision problemi accordo

Il colosso di Redmond è legalmente obbligato a fare del suo meglio per concludere l’accordo con il publisher di Call of Duty che potrebbe citare in giudizio il produttore di Xbox se dovesse ritenerlo opportuno.

D’altro canto, due portavoce di Activision e Microsoft hanno risposto all’articolo del New York Post fornendo ancora una volta rassicurazioni e ottimismo sull’esito dell’affare.

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Fonte: New York Post

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