Dopo la delusione incassata nel Regno Unito, dove l’acquisizione è stata bloccata dall’ente di regolamentazione locale, arriva per Microsoft una importante vittoria nel percorso che dovrebbe portarla all’acquisizione di Activision Blizzard per 68.7 miliardi di dollari.
Risolte le iniziali resistenze, l’Unione Europea ha fatto sapere infatti di aver dato il via libera alla fusione: il merito, fa sapere la Commissione Europea, va dato agli impegni garantiti da Microsoft relativi al mercato del cloud gaming.
Microsoft-Activision: i motivi del Sì dell’Unione Europea
Nel documento diffuso insieme alla notizia, l’Unione Europea ha spiegato di aver rilevato che Microsoft non avrebbe alcun incentivo nel rifiutare di distribuire i giochi Activision su piattaforme PlayStation e in ogni caso, anche se avvenisse, ciò non danneggerebbe in modo significativo la concorrenza nel mercato delle console.
L’autorità di regolamentazione europea fa sapere però, in maniera simile al Regno Unito, che l’acquisizione potrebbe danneggiare la concorrenza nella distribuzione di giochi per PC e console tramite il cloud gaming.
Per questo motivo, la Commissione ha lodato l’impegno di Microsoft volto a garantire accordi di licenza di 10 anni a diversi concorrenti. Questi accordi permetteranno ai giocatori dei paesi dell’Unione di giocare in streaming i titoli Activision Blizzard sulle piattaforme che preferiscono e per le quali è stata garantita la licenza.
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo responsabile della politica della concorrenza presso la Commissione europea, spiega che gli impegni offerti da Microsoft consentiranno addirittura per la prima volta lo streaming di questi giochi in qualsiasi servizio di streaming di giochi in cloud: in tal senso si rileva un miglioramento della concorrenza e delle opportunità di crescita per gli attori di questo mercato.
Il colosso di Redmond è riuscito dunque a convincere l’Unione Europea circa la bontà dell’acquisizione di come questa finirà per portare vantaggi non solo ai giocatori, ma anche agli altri protagonisti del cloud gaming.
Microsoft, nel tentativo di affrontare le preoccupazioni dei regolatori, ha firmato nei mesi scorsi accordi di distribuzione con partner come Boosteroid, Ubitus e Nvidia per consentire ai giochi PC e Xbox di funzionare sui loro servizi di cloud gaming.
Un accordo simile è stato annunciato a dicembre con Nintendo.
La vittoria di oggi rappresenta senza dubbio un importante passo in avanti per Microsoft nel completamento dell’operazione. Il prossimo grande ostacolo normativo è…in casa: la Federal Trade Commission statunitense non ha dato il proprio via libera e ora si attende una prima udienza probatoria per il prossimo 2 agosto.
E poi c‘è ancora da risolvere la questione nel Regno Unito, dove Microsoft si è appellata contro la decisione dell’ente di regolamentazione locale di non approvare l’operazione. Insomma, si andrà avanti ancora per le lunghe.