Messenger Rooms sta per arrivare. Si tratta di un sistema di videochiamate che, facendo leva sulle tecnologie già in essere presso i laboratori Facebook, mette a disposizione un nuovo canale per le videochiamate di gruppo. Il sistema, che nasce dal bisogno di comunicare che l’isolamento sta generando nelle persone in queste settimane, sarà disponibile in alcuni paesi già fin dai prossimi giorni (ad oggi ancora non è chiaro quali siano i paesi coinvolti fin dal primo giorno di rollout). Il mondo intero potrà comunque accedere a Rooms già entro poche settimane.
Messenger Rooms
Messenger Rooms vuole essere il nuovo strumento di comunicazione di gruppo per i prossimi mesi e per questo motivo Facebook si ripromette di svilupparlo affinché non si sommino soltanto tanti account in una sola schermata, ma intende far sì che la comunicazione possa essere realmente piacevole, naturale, senza frizioni tecniche.
Un punto importante consta nel fatto che per unirsi alle comunicazioni non sarà necessario un account Facebook: con ogni probabilità sarà dunque sufficiente estendere un link (oppure un invito) a chi si desideri per poterlo far entrare nella propria “stanza” e dar così vita alla comunicazione. Solo chi possiede un account sul social network, però, potrà aprire una stanza e avviare la chiamata. Il limite di utenti all’interno della stessa stanza è nativamente fissato ad un massimo di 50 unità e non ci saranno limiti di tempo nella durata del collegamento. Potenzialmente, insomma, si potrà restare “always on” con tutte le persone che si desidera, qualcosa che per l’hardware di Portal potrà essere estremamente interessante per unire più case attorno al medesimo focolare.
L’ampliamento degli utenti che possono gravitare in una videochiamata su WhatsApp o Messenger è aumentata per rispondere alle misure portate avanti da altri strumenti, ma Rooms è una risposta ad una esigenza più ampia: quella di avere stanze molto più ampie, per esigenze che vadano oltre la chiacchierata tra pochi amici: è un assembramento virtuale in tutto e per tutto, per sentirsi nuovamente vicini e in contatto con vere e proprie community.
Un grosso passo avanti, insomma, che può trasformare Messenger nell’anello mancante tra Facebook e la realtà.
Chi fino ad oggi per organizzare una riunione, un incontro con la propria associazione, una chiacchierata tra compagni o altro ancora si basata sui canali tradizionali fin qui disponibili, a breve avrà una alternativa ai vari Meet, Hangouts, Skype o Zoom: Facebook, con la moltitudine di utenti pronti a sfruttare la piattaforma, è destinato a ritagliarsi ampi spazi in tempi estremamente brevi – basti pensare che Messenger e WhatsApp già oggi registrano 700 milioni di account attivi quotidianamente in chiamate di vario tipo.
E poi cosa verrà? La realtà virtuale, che Facebook già cita nel proprio post come promessa per il futuro. Che l’isolamento continui o meno, una cosa è certa: a breve avremo nuovi grandi canali di comunicazione a disposizione, con tempistiche di rollout forse inimmaginabili prima che scoppiasse l’emergenza in tutto il mondo.
Cosa si può fare
Chi apre una stanza può:
- bloccarla o aprirla, decidendo dunque se avere il diritto esclusivo di far entrare e far uscire partecipanti nell’incontro;
- rimuovere partecipanti, qualora vadano esclusi dal discorso in atto;
- bloccare utenti affinché non possano entrare nella stanza.
Chiunque potrà segnalare stanze nelle quali possano essere state violate le linee guida del social network (e c’è da scommetterci che sarà questa una delle sfide più importanti che Facebook dovrà affrontare per poter garantire la bontà dello strumento ed i suoi usi potenziali.