Così come Huawei con il suo Kirin e Xiaomi che ha lanciato da poco il suo octa-core Surge S1, anche Meizu dovrebbe entrare nel ristrettissimo club di produttori cinesi che si fanno il processore in casa. Per farlo, avrebbe chiesto la collaborazione di un nome non nuovo tra i produttori di chipset mobile, la Texas Instruments.
Meizu
La nota azienda statunitense aveva abbandonato il mercato mobile nel 2012, quando aveva smesso di produrre i suoi processori OMAP progettati per tablet e smartphone. Non riuscendo a risolvere problemi di stabilità e gestione del calore, oltre che dell’incapacità di sviluppare tecnologia di banda capace di rivaleggiare con i suoi competitor, Texas Instruments era appunto uscita dalla scena mobile. Meizu, evidentemente, confida che l'azienda americana riesca a risolvere i suoi problemi.