Con un comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale, l‘Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, meglio noto come AGCM, ha fatto sapere di aver multato Mediamarket con una sanzione di 3.6 milioni di euro per condotta commerciale scorretta praticata in alcuni punti vendita Mediaworld distribuiti sul territorio nazionale.
Secondo l’accusa mossa dall’Autorità, la catena di elettronica si è resa protagonista di metodi ingannevoli per la promozione di alcuni prodotti, che venivano presentati come in promozione salvo poi essere abbinati e venduti esclusivamente con un oggetto accessorio. Questa pratica costringeva i consumatori a pagare un prezzo superiore rispetto a quello pubblicizzato.
Perché Mediaworld è stata multata e cosa risponde l’azienda
Nella nota stampa diffusa dall’Autorità si legge anche:
“Mediamarket ha altresì attuato pratiche scorrette e aggressive che imponevano al consumatore l’acquisto anche di prodotti accessori che non avrebbe altrimenti acquistato, sostenendo così un costo supplementare non previsto.
L’Autorità ha ritenuto che il professionista abbia adottato tale prassi commerciale nei confronti di prodotti particolarmente appetibili per il consumatore, come smartphone, Pc, iPad, Playstation, Smart Tv, che, in media, presentano un prezzo non irrisorio e che vengono di frequente esposti al pubblico in “offerta””
Tra i prodotti venduti in questo modo figurerebbero diversi modelli di iPad, abbinati forzatamente a una Apple Pencil. Stando alle segnalazioni dei clienti, lo stesso modello di business sarebbe stato applicato anche all’introvabile PlayStation 5, venduta insieme esclusivamente ad un’estensione di garanzia, quando disponibile.
Secondo l’Antitrust, questa pratica limita in maniera considerevole la libertà di scelta dei consumatori in relazione al prodotto che vogliono acquistare inducendoli a prendere una decisione per l’acquisto di ciò che desiderano in un modo che altrimenti non avrebbero mai preso.
D’altra parte, Mediaworld si difende con il rilascio di una nota stampa inviata in redazione:
“L’azienda non condivide le motivazioni alla base del provvedimento ritenendolo del tutto infondato e, pur mettendosi a completa disposizione dell’Autorità, effettuerà ricorso nei confronti di tale decisione.
Nel corso del 2022, tra l’altro, MediaWorld ha implementato una serie di azioni per aumentare ulteriormente la trasparenza della comunicazione commerciale presso tutti i propri punti vendita distribuiti sul territorio italiano.
MediaWorld da 30 anni è a fianco dei clienti per favorire la conoscenza e la diffusione della tecnologia, operando nel pieno rispetto delle normative e mettendo il cliente al centro della sua strategia, attraverso soluzioni, servizi ed esperienze di qualità.”
Mediaworld ha 30 giorni di tempo per pagare la multa da 3.6 milioni di dollari, ma ha facoltà e diritto di fare appello al TAR del Lazio.