Secondo quanto si apprende, sembra che MediaTek voglia investire oltre 3,5 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo quest’anno.
MediaTek: la mossa per sconfiggere la carenza di chipset
Con il mondo che deve affrontare una carenza di semiconduttori in mezzo a una domanda in forte espansione di chip, MediaTek sta apparentemente cercando di investire oltre 100 miliardi di nuovi dollari di Taiwan (circa 3,5 miliardi di dollari USA) in ricerca e sviluppo quest’anno.
Il passaggio dal gigante della produzione di chip arriva per migliorare la competitività per i prossimi anni nelle industrie della tecnologia di consumo e dei semiconduttori. La compagnia ha dichiarato di aver investito circa 77 miliardi di nuovi dollari taiwanesi (circa 2,75 miliardi di dollari USA) nel 2020 in ricerca e sviluppo e prevede di superare la soglia dei 100 miliardi quest’anno. Questo segnerebbe anche il più alto investimento svolto dall’azienda fino ad ora.
Inoltre, questo è anche indicativo del crescente investimento della società ogni anno in ricerca e sviluppo, poiché in precedenza aveva aumentato la sua spesa del 22,6% nel 2020 rispetto al 2019. Secondo un rapporto di ITHome, l’aumento dei dati sugli investimenti arriva anche poiché la maggior parte delle spese di ricerca e sviluppo sono legate alla remunerazione del personale correlato a tale settore.
In particolare, MediaTek aveva anche raggiunto un risultato simile lo scorso anno, con il suo fatturato che ha superato per la prima volta nel 2020 la soglia dei 10 miliardi di dollari USA. Questo è ora seguito dall’annuncio recente della società dove ha affermato di essere riuscita ad aumentare ulteriormente le sue entrate, con un incremento mirato del 40% anno su anno nel 2021.
Fra le notizie correlate, riportiamo che ha appena svelato il nuovo chipset Dimensity 900 5G di fascia media, costruito secondo un processo architettonico a 6 nanometri. A breve vedremo i primi dispositivi cinesi (Xiaomi, OPPO, Vivo, Realme) con a bordo la nuova soluzione SoC.