Ricordate Helio, la nuova gamma di processori recentemente sviluppata da MediaTek? Qualche settimana fa ve ne avevamo parlato in occasione del suo annuncio ufficiale. Ebbene torniamo a trattare di questo “pezzo di silicio” perché l’azienda di Taiwan ha tenuto una conferenza stampa in cui ha voluto mostrare al pubblico le qualità del SoC Helio 20 (nome in codice MT6797) e confrontarle con quelle dello Snapdragon 810 di Qualcomm (MSM 8994), senza alcun dubbio il processore per dispositivi mobile finora più potente in circolazione (Exynos 7 a parte).
Rispetto ai suoi predecessori l’Helio 20 apporta diversi miglioramenti, ad iniziare dal processo produttivo che è sceso sino a 20 nm (lo stesso del concorrente), permettendo quindi prestazioni migliori da diversi punti di vista: inoltre i tre nuovi cluster di core gli permettono di gestire il carico delle operazioni da eseguire in modo più efficiente e quindi realizzare eccellenti performance sotto l’aspetto energetico. Nello specifico i core sono 10, così suddivisi: due Cortex di tipo A72, che possono essere settati tra i 2,3 e i 2,5GHz di frequenza, quattro di tipo Cortex A53 che possono funzionare sino alla frequenza di 1,4GHz e altri quattro Cortex A53, ma cloccati a 2GHz.
MediaTek Helio (conferenza stampa)
Tutta questa potenza di calcolo per MediaTek significa anche una sfida dal punto di vista del calore dissipato. Abbiamo ben noti i problemi che Qualcomm sta ancora affrontando con il surriscaldamento del suo processore di punta, dunque sarà interessante vedere come reagirà il nuovo chip Helio quando sarà integrato in uno smartphone e sarà sottoposto a qualche stress-test.
Ma la potenza di calcolo – lo sappiamo – non è tutto: molto importante per un SoC è anche la gestione della memoria. E su questo punto di vista MediaTek fa una sincera ammissione. Il suo nuovo chip fa affidamento ancora su memoria di tipo LPDDR3 (funzionanti a 933MHz), mentre Qualcomm ha già fatto un notevole passo in avanti, adottando per lo Snapdragon 810 memorie di tipo LPDDR4 in grado di scambiare dati con una frequenza di 1600MHz. Difficile comunque dire sin d’ora se questo diverso approccio inficerà in qualche modo sulle prestazioni dei device che impiegheranno l’Helio 20.
Se paragoniamo i due chip, il nuovo processore di MediaTek riesce a primeggiare sotto diversi punti di vista. Ci sono però comparti in cui deve cedere le armi. Ad esempio lo Snapdragon 810 supporta display con risoluzione decisamente più alta: laddove infatti l’Helio 20 si ferma alla WQXGA (2560×1600), il SoC di Qualcomm riesce invece ad arrivare sino a 3480×2160 pixel. Va anche detto però che il processore di MediaTek alla risoluzione WQXGA abbina 12 blending layer a livello hardware, così come su quella FullHD (1920×1080) riesce a fornire immagini decisamente più stabili, permettendo una frequenza di refresh di 120Hz. A ciò si aggiungano poi anche le tecnologia MiraVision e Clear Motion. Le differenti prestazioni sono dovute principalmente al fatto di aver adottato due diverse GPU. L’ultimo SoC MediaTek infatti integrerà una Mali T880MP4 (che lavora a 700MHz), mentre sull’810 di Qualcomm troviamo la Adreno 430 (600MHz).
Sulla codifica e decodifica video non ci sono grandissime differenze: entrambi i chip sono in grado di gestire immagini in movimento sino alla risoluzione 4Kx2K sfruttando i codec H.264 e H.265 – in più l’Helio può codificare anche usando l’algoritmo VP9 e gestire l’HDR anche sulla risoluzione più alta. Detto questo, alle prestazioni delle foto/videocamere MediaTek ha comunque posto molta attenzione: Helio 20 può supportare sensori dalle grandi risoluzioni, ossia può spingersi sino a 25 megapixel, inoltre può gestire il video in “super slow motion” e le immagini 3D 2.0 in maniera nativa.
Helio 20 – Snapdragon 810 (comparazione)
Un altro punto debole per il chip MediaTek– se così si può dire – è la gestione dell’LTE: si ferma infatti solo fino alla Cat.6, mentre il suo diretto rivale può funzionare senza alcun problema anche con la Cat.9. Un problema che sarà rilevabile tuttavia solo in quei mercati super-sviluppati dal punto di vista delle telefonia mobile, ossia dove gli operatori sfruttano già la versione più avanzata del 4G.
In linea generale, insomma, il nuovo fiore all’occhiello del produttore taiwanese non sfigura affatto accanto al concorrente statunitense, anzi in alcuni casi abbiamo visto che primeggia pure – almeno sulla carta. Cio nonostante, sarà necessario attendere ancora un po’ per vedere come si comporta sul campo, ossia mettere mano ai test dei primi device che sceglieranno di integrarlo. Probabilmente i primi apparecchi con SoC Helio 20 non vedranno la luce prima dell’autunno 2015.
Altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione sarà il prezzo di mercato. Se MediaTek deciderà di vendere questo suo nuovo processore ad un prezzo ragionevole, almeno come finora ha fatto con i suoi precedenti modelli, forse riuscirà nell’impresa di andare oltre l’Asia – suo tradizionale mercato di riferimento – e sfondare anche presso quei produttori blasonati e a copertura mondiale (leggi HTC, Samsung, LG, Sony) che sinora avevano preferito chip di altre marche.