TMcDonald’s sceglie ufirst – la piattaforma che aiuta a gestire le code in modo smart – per rendere i suoi ristoranti più sicuri e organizzati per i clienti.
McDonald’s si affida a ufirst
Grazie alla piattaforma, fruibile anche via app, i clienti di McDonald’s potranno stare in fila virtualmente, senza rischiare assembramenti. Si potrà fare la coda con ufirst sia per ritirare il proprio menù che per consumare il pasto all’interno del ristorante, con la certezza di trovare sempre posto al momento del proprio turno.
Ufirst si può utilizzare in due modi, a discrezione del cliente. Si potrà infatti prenotare il posto in coda attraverso l’applicazione per Android o iOS, oppure comunicando – all’ingresso del ristorante – il proprio numero di cellulare. In questo modo, si otterranno costanti aggiornamenti sull’avanzamento delle propria coda via SMS, pur senza possedere l’app.
Fra l’altro, in alcuni ristoranti McDonald’s, è in test il servizio di prenotazione del tavolo. Direttamente utilizzando l’applicazione, sarà possibile scegliere ora e giorno in cui consumare il pasto in un determinato ristorante.
A proposito della novità, Giorgia Favaro, Chief Marketing Officer di McDonald’s Italia, ha dichiarato:
“Questo investimento tecnologico nasce da un’esigenza presente, come quella di garantire il massimo della sicurezza e il distanziamento sociale in questa nostra nuova quotidianità post Covid-19, ma siamo sicuri possa rappresentare anche un’opportunità di sviluppo futuro dei nostri servizi, con l’obiettivo di andare sempre più incontro alle esigenze dei nostri clienti.”
Reazione di entusiasmo anche da parte di Matteo Lentini, Managing Director di ufirst:
“Siamo davvero orgogliosi di affiancare una realtà come McDonald’s in questa importantissima fase di ripresa economica ma anche di ritorno alla normalità di cui tutti abbiamo davvero bisogno e che tutti abbiamo il dovere di difendere e preservare. Per fare questo è necessario continuare a mettere al centro della propria strategia la salvaguardia della salute tanto dei propri clienti quanto dei propri dipendenti.”