Maxi Blackout Spagna, Portogallo e Francia: chi sono i responsabili

Sembra che i responsabili del maxi blackout che ha colpito Spagna, Portogallo e Francia abbiano già rivendicato la loro paternità.

Con grande sorpresa Spagna, Portogallo e Francia si sono trovate ad affrontare un maxi blackout che le ha messe in ginocchio. Mentre si ipotizzano ancora le cause di quanto successo, in queste ore due gruppi hacker filorussi hanno rivendicato la paternità di quanto successo. Nello specifico si tratta di DarkStorm e NoName, già conosciuti visti i precedenti anche italiani.

Su X, ex Twitter, è proprio DarkStorm ad aver annunciato in un post sul profilo social ufficiale: “Oggi, noi e il team noname057 siamo riusciti a tagliare l’elettricità in alcuni paesi della NATO“. Una notizia importante che potrebbe rivelare come questi due gruppi attivisti filorussi siano in grado, se la paternità sarà confermata, di mettere in difficoltà l’Europa.

L’interruzione di corrente era stata confermata anche da NetBlocks: “Confermato: i dati di rete mostrano un’interruzione di internet su scala nazionale in Spagna, con anche i paesi vicini, tra cui il Portogallo, colpiti; l’incidente è attribuito a un’interruzione di corrente diffusa“.

Ieri tutti erano ancora all’oscuro in merito alla vicenda. Nonostante molti cercassero di ipotizzare le probabili cause del maxi blackout, imputandole anche a eventi meteorologici avversi, il servizio meteorologico nazionale spagnolo Aemet aveva chiarito: “Nel corso della giornata del 28 aprile non sono stati rilevati fenomeni meteorologici o atmosferici insoliti, né si sono verificate variazioni improvvise della temperatura nella nostra rete di stazioni meteorologiche“.

Maxi Blackout: preoccupazioni e contromisure

Al momento non sono state confermate le rivendicazioni dei due gruppi hacker filorussi in merito al maxi blackout che ha paralizzato Spagna, Portogallo e Francia. Nondimeno, le autorità competenti stanno conducendo indagini serrate per arrivare alle vere cause e nel caso confermare o smentire le dichiarazioni di DarkStorm e NoName.

Tutti sono prudenti perché non è la prima volta che i due gruppi rivendicassero ciò che in realtà non era frutto di loro azioni. Quindi è bene intanto attendere l’esito delle indagini. Nel frattempo è anche importante capire cosa fare nel caso si presentasse un’altra situazione simile ed evitare di ritrovarsi in una situazione difficile con tre Paesi in ginocchio.

 

 

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