Mark Zuckerberg usa Signal. Detta così sarebbe cosa da nulla, ma in verità la vicenda ha retroscena simpatici che molto svelano a proposito del mondo dei social network e dell’importanza della privacy. Chissà che questa vicenda non insegni qualcosa anche allo stesso “Zuck”.
Zuckerberg: si a Signal, no a Telegram
A scoprire che il proprietario di Facebook, Instagram e WhatsApp si sia iscritto a Signal è un ricercatore, Dave Walker, il quale è partito anzitutto da un problema dello stesso Facebook: il leak da oltre 533 milioni di account di cui si è saputo nei giorni scorsi. Tra gli account fuoriusciti, infatti, è emerso anche quello dello stesso Zuckerberg, con tanto di numero di telefono. Una volta carpita questa informazione, il ricercatore ha cercato il numero stesso su Signal, ottenendo quanto stava cercando: la rispondenza ha confermato che esiste un account legato al numero personale del CEO di Facebook.
Good call. He is. pic.twitter.com/X4bn0Xh96P
— Dave Walker (@Daviey) April 4, 2021
Partendo da un leak, insomma, un ricercatore ha potuto trovare un ulteriore account relativo ad un personaggio di sicuro rilievo, potendo maneggiare il suo numero di telefono e potendo inoltre approfondire in ulteriori direzioni. Su Telegram, ad esempio, non sono risultate esserci rispondenze: Zuckerberg preferisce evidentemente stare alla larga dal principale rivale di WhatsApp, magari mascherandosi dietro altre identità o evitando del tutto il servizio per motivi suoi.
Difficile speculare oltre: Zuckerberg potrebbe essere su Signal sia per vera utilità personale che per semplice test sulla concorrenza. Sicuramente vedere il suo numero tra gli account conferma il suo diretto impegno sul campo per comprendere le dinamiche altrui. Certo è che nessuno lo avrebbe mai saputo se l’informazione non fosse indirettamente scaturita dalla stessa Facebook, dove il problema si estende per 533 milioni di utenti. Ma per qualcuno il numero andrà ora forse cambiato: Mark Zuckerberg, ad esempio.