In attesa che con il debutto di Windows 10 venga ribatezzato Groove, il servizio Xbox Music di Microsoft ha ricevuto in importante aggiornamento per le app disponibili su iOS e Android: ora si potrà scaricare il software sul proprio dispositivo e ascoltare gratuitamente lo streaming della propria musica conservata su OneDrive, il servizio di cloud storage della stessa azienda di Redmond.
Streaming personale via Xbox Music
OneDrive offre a chiunque 15GB di storage gratuito, ma gli utenti Office365 dispongono di ben 1 terabyte di spazio di archiviazione remoto e ci sono molti smartphone che offrono una certa quantità di gigabyte gratuita da sommare a quelli di partenza per gli account free. Pertanto l’idea di archiviare tutta la propria musica su un disco remoto non appare un'ipotesi così fantasiosa: così facendo si elimina il problema di saturare la memoria (limitata) di smartphone e tablet, e si rende disponibile la propria musica – sempre protetta dalle proprie credenziali – su molti diversi tipi di device.
Fino a questo punto lo streaming musicale della propria libreria era una funzione abbinata all'abbonamento al servizio: ora quest'ultimo, che costa 9,99 euro al mese esattamente come tutti i concorrenti, si limita a fornire l'accesso alle radio create sulla base dei gusti e la musica dell'utente. Si tratta di un cambiamento molto significativo, e molto interessante, tale da aumentare drasticamente l'appeal del servizio Microsoft che fin qui non ha goduto di particolare popolarità.
Adottando Xbox Music si renderà la propria libreria musicale disponibile su smartphone, tablet, PC Windows o Mac e anche sulle console Xbox. La mossa si inserisce nel più ampio piano di Satya Nadella, CEO di Microsoft, per portare i servizi e il software agli utenti ovunque si trovino invece di cercare di costringerli a scegliere Windows: trasformare di fatto OneDrive in un juke-box celestiale è una mossa audace che va decisamente incontro agli interessi della clientela anche a scapito dei servizi a pagamento della stessa azienda.