Il nuovo Nexus 4 realizzato da LG Electronics sta facendo molto discutere in questi giorni per via del suo prezzo di vendita. In USA, Regno Unito, Australia, Francia, Germania, Spagna, Canada e Giappone, infatti, il Nexus 4 verrà venduto direttamente da Google tramite il suo Play Store al prezzo di 299 dollari/299 euro per la versione da 8GB di memoria integrata e 349 dollari/349 euro per la versione da 16GB, entrambi sbloccati e liberamente utilizzabili con qualsiasi SIM card.
In questi paesi LG, a oggi, non ha ancora deciso se commercializzare il proprio device anche in store fisici e a che prezzo (che comunque non sarà quello del Play Store, gravitando attorno i 549 euro) ma è molto probabile che il Nexus 4 si potrà trovare nelle varie offerte degli operatori visto che questo metodo di acquisto sussidiato o rateizzato all’estero è molto più diffuso che in Italia.
Nei paesi in cui Google non ha il Play Store attivo, tra cui anche l’Italia, la vendita del Nexus 4 sarà effettuata direttamente da LG Electronics tramite i suoi canali distributivi ed il prezzo si preannuncia di circa 549/599 euro. A questa notizia il web si è infiammato, e gli utenti italiani si sono arrabbiati e sentiti “presi in giro” da questo tipo di politica commerciale. La maggior parte hanno puntato il dito direttamente contro LG Electronics accusandola aver alzato eccessivamente il prezzo di vendita e sfogando tutto il loro disappunto su Twitter e Facebook, dove sono nati addirittura comitati di protesta per convincere LG ad abbassare il prezzo di vendita nei negozi al livello dei Play Store esteri.
Cerchiamo però di analizzare i dati e quello che sta dietro le politiche commerciali e di prezzo. Sicuramente ci sono due punti di vista differenti: il punto di vista dell'utente ed il punto di vista dell'azienda, LG.
Il punto di vista dell'utente è molto semplice: un prodotto che posso (potenzialmente) acquistare all'estero a 299 dollari o 349 euro perché in Italia mi costa a scaffale almeno 200 euro in più?
Il punto di vista di LG, secondo noi, ha dietro ragionamenti più complessi: LG ha costruito per Google il Nexus 4 e lo commercializza tramite i suoi canali e le proprie politiche di prezzo. Un device con un processore quad core Snapdragon S4 Pro, 2GB di memoria RAM, un display IPS True HD (1280×728 pixel) da 4.7 pollici a 320ppi e tante altre caratteristiche tecniche potrebbe mai essere venduto a 349 euro? Ricordiamo che nel prezzo di vendita sono compresi i costi di ricerca e sviluppo, marketing, commercializzazione, assistenza e, non ultimo, le tasse. Inoltre LG sta per lanciare Optimus G, stesso hardware di Nexus 4 in una scocca dal design differente e con le personalizzazioni LG. Se vendesse Nexus 4 a 349 euro si farebbe, ptraticamente, concorrenza in casa.
E allora la variabile impazzita, a tutto vantaggio dei consumatori dei paesi dove il Google Play Store è attivo, è proprio Google. La società di Mountainn View che ha deciso di vendere il prodotto che riceve da LG al prezzo di costo o addirittura sussidiandolo. Il business principale di Google non è la vendita del telefono in se ma la vendita dei suoi servizi. Ha un Play Store in cui vende libri, musica, applicazioni e giochi ed è qui che vuole portare il consumatore. Sulla vendita dello smartphone può anche guadagnarci zero, l’importante è che gli utenti abbiano a disposizione un ottimo strumento per acquistare e fruire al meglio dei suoi contenuti. A ciò si aggiunge il fattore tasse. Molto probabilmente i magazzini Google sono in uno stato con tassazione minore rispetto l'Italia, con IVA che può arrivare anche a percentuali sotto il 10%.
E quindi, più che prendercela con LG, dovremmo chiederci come mai Google non ha ancora deciso di aprire il suo Play Store anche in Italia. Forse da noi il rapporto tra software acquistato e software "piratato" è troppo sbilanciato verso quest'ultimo e quindi diventerebbe un mercato poco redditizio che non giustificherebbe l'apertura. Però un piccolo passo di avvicinamento ci sarà dal prossimo 13 Novembre, giorno in cui inizierà anche nel nostro paese la vendita di musica tramite Google Play Music. Tra l'altro i paletti di acquisto da Play Store esteri imposti da Google sono abbastanza severi e, dall'Italia, non sarà così semplice acquistare il Nexus 4 all'estero.
A questo punto, forse, LG ha sbagliato la sua politica commerciale. Avrebbe semplicemente potuto non vendere il Nexus 4 nei paesi dove il Play Store non c'è, esattamente come farà Samsung per il suo Nexus 10.
Tuttavia, noi consumatori abbiamo in mano l'arma più potente di tutte: i soldi. Chi ritenesse il prezzo di Nexus 4 troppo alto può molto semplicemente non acquistarlo e vedrete che alla fine il prezzo lo farà il mercato: se il Nexus 4 sarà un flop farà la fine di Galaxy Nexus, che ha subito un abbassamento di prezzo allucinante proprio a causa delle poche unità vendute.