LG Display ha interrotto la produzione presso i propri stabilimenti dopo che un dipendente è stato trovato positivo al virus. La fabbrica di schermi per smartphone si trova a Gumi, in Corea del Sud. La società ha previsto la sospensione dell’attività fino al 3 marzo, ma al momento sembra che debba prolungare il blocco.
A causa dell’epidemia da Coronavirus molte aziende hanno subito rallentamenti alla produzione e molti eventi o fiere sono stati cancellati in tutto il mondo. Pensiamo al Salone dell’auto a Ginevra, al Mobile World Congress e a tutti gli altri danni derivanti dal pericolo di contagio da CoVid-19. Samsung per esempio, ha dovuto chiudere diverse fabbriche in Cina (e in Corea del Sud) per ridurre il rischio di contagio fra i suoi dipendenti, ma gran parte del mondo tech è ormai coinvolto dal problema.
LG Display: quali sono le conseguenze?
Le preoccupazioni tuttavia non riguardano solo gli smartphone appartenenti all’azienda sudcoreana. La chiusura della divisone Display di LG potrebbe portare rallentamenti anche alle altre aziende di device, in quanto la società fornisce schermi per diversi brand, tra i quali figura anche Apple. Anche pochi giorni di chiusura rischiano di danneggiare ampiamente diverse aziende se non hanno abbastanza device per fronteggiare l’offerta: i danni legati alle dinamiche della supply chain sono qualcosa che colpirà l’intero settore rallentando i ritmi produttivi, aspetto che si compensa con una prevista riduzione della domanda e che congiuntamente rischia però di avvitare al ribasso la situazione.
I focolai di Coronavirus in Cina e in Corea del Sud hanno danneggiato già molte compagnie, come Microsoft, che hanno prontamente avvertito i clienti di non avere prodotti a sufficienza per il prossimo periodo. Altre come Apple, addirittura, hanno riferito agli azionisti nella classifica riunione annuale per il futuro del brand, di non riuscire a raggiungere gli standard soliti di fatturato per il prossimo trimestre.