LG ha deciso di riorganizzare la propria divisione mobile con quella che sembra essere ben più di un rimescolamento di carte: si tratta, piuttosto, di una profonda ristrutturazione che lascia nelle mani del gruppo la fascia alta del mercato mentre riscrive alla radice le strategie per la fascia bassa di mercato.
LG, ristrutturazione in corso
Ciò significa che i prodotti di fascia bassa saranno progettati e sviluppati da aziende terze, pur restando marchiati LG. Così facendo l’auspicio è quello di abbassare i costi di produzione, cercando di ottenere device più competitivi rispetto alla produzione cinese. Soprattutto, LG cerca di cambiare rotta dopo che per 22 trimestri consecutivi la divisione mobile ha continuato ad andare in perdita.
LG paga la difficoltà di un mercato dominato da pochi grandi gruppi, tra i quali l’azienda ha faticato a far breccia nonostante i continui tentativi di creare device originali, fuori dagli schemi e sempre e comunque di buona qualità. Ora la strategia si arricchisce di un nuovo processo di sviluppo esternalizzato, focalizzando gli sforzi sui dispositivi di fascia alta e declinando la fascia medio/bassa ad unità differenti con obiettivi di ben altra natura. Una specifica divisione ODM (“Original Design Manufacture") gestirà il progetto.
Se dunque i rivali LG resteranno Samsung e Apple, la divisione esternalizzata dovrà invece mettere nel mirino un mercato ben più ampio e variegato, nel quale però a fare la differenza sono proprio i margini disponibili e dunque dove il costo di produzione ha un peso elevatissimo. Di fronte ad annate nelle quali potrebbero avvenire forti ristrutturazioni (nonché possibili consolidamenti su brand minori), quindi, LG vuole farsi trovare pronta alla sfida: il gruppo che per primo si è sfilato dal MWC 2020, insomma, affronterà i prossimi eventi pubblici con un profilo completamente differente. Conseguenza del Covid? Non direttamente, ma sicuramente del mutato orizzonte di mercato venuto a crearsi durante questi mesi di pandemia.