Che l’iPhone fosse un cellulare apprezzato da molti lo sapevamo già, ma stupisce che ad elogiarlo sia il Mullah Abdul Salam Zaeef, l’ex-ambasciatore talebano in Pakistan.
Abdul Salam Zaeef ha trascorso quasi quattro anni nel carcere di Guantanamo Bay, indossa un turbante nero, ha una folta barba e non riesce a vivere senza il suo Apple iPhone.
Zaeef afferma di usare il suo iPhone per navigare su Internet, trovare qualche località con il GPS o controllare il conto corrente bancario online.
"E' semplice e moderno, lo amo. Questo tipo di dispositivo è necessario nel mondo di oggi. La gente vuole il progresso" ha dichiarato Zaeef nel corso di una recente intervista.
Mullah Abdul Salam Zaeef
Oltre a rendere la vita più facile, alcuni ritengono che l'arrivo della tecnologia possa contribuire a far crescere un paese che per anni è stato caratterizzato da guerre e povertà. Anche un semplice iPhone permette, infatti, di esplorare un mondo nuovo e fino a poco tempo fa proibito.
Otto anni fa in Afghanistan c'erano poche centinaia di cellulari, per la maggior parte appartenenti ai membri del governo talebano. Oggi, secondo i dati del governo, ci sono più di 8 milioni di telefonini, ciò significa che circa un afgano su quattro ne possiede uno.