L'educazione al cellulare: un decalogo da leggere!

Quando non usare il telefonino. Un decalogo di etichetta. Peccato che alcune voci facciano sorridere.

Continua il nostro giro estivo per blog e siti italiani e non. Il lavoro, d’agosto, non è certamente ai massimi livelli anche qui in redazione, dove si può navigare sul web alla ricerca di curiosità e notizie, utili a far sorridere chi come noi è rimasto in città mentre amici e parenti sguazzano al mare o si sollazzano sui monti. In particolare, i blog specializzati stranieri si stanno sbizzarrendo per riempire le rispettive pagine, con dettagli simpatici sul mondo della telefonia mobile. Accanto a quelli istituzionali e autorevoli, ci sono anche le pagine di chi ha voluto stilare un decalogo, per educare all’uso del telefonino (come ripreso da alcuni illustri colleghi sulle pagine online di un quotidiano). Per rilanciare il concetto di etichetta. Qui di seguito un nostro personalissimo (e, speriamo, simpatico) commento al decalogo. In sostanza, ecco cosa non dovreste fare, per attenervi all’etichetta.

1) Parlare a voce alta. Beh, vero, ma se vogliamo un po’ banale e scontato. Ovvio che non si debba sbraitare. Io mi sento di allargare questo concetto anche a chi non usa il cellulare. Non è solo un discorso di gioventù indisciplinata, questo è un falso storico. Proprio una settimana fa, sono stato al mare per un paio di giorni. Volete sapere chi urlava di più? Le nonne! Ai rispettivi nipotini: “Calogero, c’è papà al telefono. Maria Sole, non fare il bagno che hai appena mangiato otto maritozzi con la panna”. Io in mezzo, seduto sulla sdraio, a cercare di leggere un libro. Disgustato.

2) Parlare di argomenti troppo personali. Beh, discutibile. Io mi avvicino apposta alle ragazze parlando delle mie sfighe amorose, nella speranza che qualche crocerossina venga a bendare il mio cuore malato.

3) Interrompere le conversazioni per rispondere al telefono. Quando ho letto questo, io non ho pensato, come si potrebbe credere, “…beh, certo, ma dipende dalla persona che ti chiama…”. Ma va! La considerazione giusta da fare è: dipende da con chi stai conversando! Alla pezza incredibile attaccata da un amico che non vedevi da un secolo, lo squillo del cellulare suona come una campana di liberazione, qualcosa del tipo: Arrivano i nostri… un po’ Signore degli Anelli, un po’ Garibaldi nel processo di unificazione dell’Italia.

4) Consultare il cellulare al cinema. Ma perché no? Non dico di mettermi a parlare, e nemmeno di sventolare il cellulare a mo’ di razzo del Titanic per illuminare il mondo circostante. Però, magari, hai rinunciato al film melenso con la fidanzata, per andare a vedere Rambo con gli amici cialtroni. Quando, ovviamente, a lei hai detto che sei a letto con la febbre. È gioco delle parti, si capisce…

5) Scrivere sms guidando. Su questo sono d’accordo. Anche se, decidendo di non mandarlo subito, accetto implicitamente di scordarmi di spedirlo in un secondo momento.

6) Scrivere sms camminando. Questa è una vaccata, passatemi il termine. Ma forse potrei decidere di bloccarmi in mezzo alle strisce pedonali. E chi ha il tempo di fermarsi per scrivere un sms? Ma dai!

7) Scrivere sms brevi e scontati. Se vi dovesse mancare l’ispirazione, potete sempre chiamare chi ha scritto questo decalogo…

8) Usare suonerie troppo alte. Vedi punto 7. Farsi pagare l’amplifon da chi ha scritto questo decalogo.

9) Tenere acceso il telefono a spettacoli ed eventi. Eventi… passi per il matrimonio (solo il mio), in tutti gli altri niente da fare. Il cellulare rimane acceso.

10) Luoghi inappropriati. A questo proposito, accludo una lista personale: aereo, toilette (a me è caduto tre volte in sei anni), spiaggia (ho buttato via un paio di Sony Ericsson di recente), ascensore (tanto non va, se sono gli ascensori aziendali in stile Fort Knox), Federal Reserve di New York (non prende, e la riserva di ossigeno dura al massimo 72 ore).

Buon Ferragosto, amici di Telefonino.net!

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