Il maggior costruttore giapponese di terminali
mobili, la Matsushita, venduta col marchio Panasonic nel resto del mondo, ha
mancato l’obiettivo dichiarato di vendere oltre 22 milioni di terminali nell’ultimo
anno finanziario. Le vendite si sono infatti arrestate a 21,5 milioni di pezzi,
dei quali ben 14 milioni in Giappone.
Proprio i problemi incontrati in patria da uno
degli ultimi modelli i-Mode, il P503i, è stata, secondo la direzione della Matsushita,
causa del rallentamento delle vendite. Infatti in febbraio Ntt DoCoMo fu costretta
a richiamare ben 230 mila pezzi del modello sopraccitato, a causa di un grave
bug del software. Nei mesi seguenti i richiami sono aumentato fino a toccare
la cifra di 800 mila P503i ritirati, il che è costato alla Matsushita, non solo
in termini di immagine, ma anche in termini di risoluzione del problema, diversi
milioni di yen.
Anche le vendite europee sono state inferiori alle
aspettative, ma questo, secondo i dirigenti giapponesi, è stato dovuto alla
fortissima competizione sui prezzi effettuata da altre case, che non può essere
seguita dalla Matsushita, che preferisce avere prodotti di qualità più alta
ad un prezzo adeguato. Il futuro sembra però destinato a vedere un aumento delle
vendite, seppur leggero, soprattutto in quei paesi dove verranno lanciate definitivamente
le reti GPRS. Ancora è però presto per effettuare una previsione più precisa
sul numero di pezzi.