È la regina di tutte le testimonial delle compagnie telefoniche. La capostipite dell’esercito di neo-dive salite agli onori della cronaca grazie alla partecipazione a uno spot televisivo. Uno degli esempi più longevi di attaccamento alla maglia… aziendale.
Stiamo parlando di Megan Gale, la bella australiana trasformatasi, da sconosciuta modella, in richiestissima star grazie alla bacchetta magica della Omnitel prima e della Vodafone poi.
La favola, per l’allora non nota Megan, inizia nel lontano 1999 quando la Omnitel la sceglie per lanciare l’offerta "Dippiù". Lo spot punta tutto sulla prorompete sensualità della giovane, che ci viene mostrata in abito scuro, con tanto di profondo dècolletè e spacco vertiginoso mentre si defila da due poliziotti sospettosi di uno sperduto posto di confine in America Latina.
Un’immagine dal primo spot
Sexy e misteriosa, al posto di frontiera
Inizia la spy-story degli spot Omnitel
La formula e la testimonial piacciono e, se nella seconda pubblicità Megan è una venere che erompe dalla piscina in tutta la sua folgorante bellezza, nel terzo spot i canoni della storia del primo si ripetono. L’arrivo della Gale (questa volta in un casinò di Venezia), sempre più misteriosa e ora addirittura nascosta dietro una sensuale mascherina in pizzo; il "cattivo" che, abbandonato il posto di confine garantisce la sicurezza del casinò; il fascino felino e dirompente di Megan che, dopo aver emozionato i doganieri, fa letteralmente sudare i croupiers e con una fortuna sfacciata attira le attenzioni del "cattivo"; la "fuga", ora in motoscafo, lasciandosi dietro di sé il rimpianto e l’ammirazione del tenebroso Alain Delon…
Dalla seconda pubblicità
Dama mascherata nello spot a Venezia
Immagine dallo spot con tanto di autografo
Già in versione Matrix alle soglie del tanto temuto Millenium Bug, Megan, più sexy che mai, torna sul piccolo schermo per il quinto spot e sguinzaglia le sue sosia in giro per le città d’arte italiane, per depistare l’organizzazione che la ricerca assiduamente…
In versione Matrix per il Millenium Bug
Sensualissima, in vestaglia nera per la promozione Italy
Un altro fotogramma dallo stesso spot
Format analogo, ma con un ironico finale a sorpresa, anche per la campagna successiva ambientata a Roma, in Piazza di Spagna. Megan con grazia inarrivabile scende da un taxi e si avvia lungo una strada di grandi boutiques, il telefonino incollato all’orecchio. Un paparazzo la mitraglia con la sua reflex. Una tazza di tè in un caffé esclusivo ed il paparazzo insiste…sembra un indemoniato, fino al colpo di scena conclusivo: in realtà il fotografo non ha occhi che per lui, il cellulare!
A Roma, inseguita dai paparazzi
Megan e il paparazzo che la pedina
Nei successivi due spot, la Omnitel abbandona il concept della misteriosa bruna braccata da una fantomatica organizzazione. Nella campagna natalizia e in quella successiva, rispetto alle apparizioni precedenti, Megan offre infatti un’immagine di sé più rassicurante, da (bella) ragazza della porta accanto.
Tutta di bianco vestita, per lo spot natalizio
Inseguita dagli ammiratori, Megan si fa più umana
La parentesi rassicurante è però breve e non passa molto prima che la Omnitel riprenda il tema della spy-story inaugurato con lo spot della dogana e di Venezia e proseguito con la campagna "Italy". E ora il cerchio si chiude. Ci troviamo in un deserto e l’oggetto del desiderio, l’inafferrabile Megan, è sempre ricercata. La donna si ferma con la Cadillac su un altura per osservare la dogana che dovrà affrontare. Si avvia verso il piccolo villaggio di confine ma, prima di affrontare le guardie di confine, si infila in un autolavaggio, dove (per la gioia degli spettatori) si spoglia, cambia d’abito e, sorpresa!, si sfila la maschera di lattice per rivelare il viso di una bionda, occhi cerulei, che si avvia sicura alla dogana.
Torna il filone della spy-story e questa volta il cerchio si chiude
La bionda che si nascondeva sotto la maschera di Megan…
Che dietro la fiction ci fosse la volontà di cambiare testimonial? Sia come sia, il divorzio non si consuma e lo spettatore non fa a tempo a spiegarsi quanto successo che la bella australiana fa la sua comparsa in tv nei panni (succinti) di una pseudo Lara Croft.
Come la protagonista del videogioco "Tomb Raider", Megan parte per una concitata avventura virtuale alla ricerca di un tesoro nascosto tra le rovine di un tempio abbandonato nell’intrico di una foresta tropicale.
Pantaloncini e camicia legata in vita come Lara Croft
A caccia di tesori nella foresta tropicale
In versione Tomb Raider
Nel 2001, con la Omnitel Pronto-Italia che viene acquistata da Vodafone Group Plc; assumendo la denominazione di Omnitel-Vodafone, si apre un nuovo filone di spot che ci mostra una sempre più dinamica Megan impegnata in imprese atletiche no limits. Prima scala a mani nude la torre di Seattle, poi, in visita al Guggenheim Museum di Bilbao, si getta a capofitto lungo le curve della copertura dell’avveniristico edificio in un pattinare.
Di corsa per le strade di Seattle
Mentre si arrampica sulla torre
In cima alla torre
In visita al Guggenheim Museum di Bilbao
Mentre pattina sulla copertuna dell’edificio
Lanciata in folli acrobazie
Con l’arrivo dell’estate la Gale si trasferisce in Sardegna, dove, dopo essersi tuffatada una ripida scogliera, approda su una spiaggia dove i Gazosa si stanno esibendo. Qualche schizzo d’acqua e tutto finisce in un gran gioco in un’atmosfera giovanilistica e disimpegnata. Siamo oramai lontani anni-luce dalle dogane e dalle spy-stories del suo debutto.
Nello spot in Sardegna
Giochi d’acqua coi Gazosa
La stessa aria giocosa e leggera si respira nei due spot successivi, giocati sull’amicizia e la partecipazione. Nel primo l’australiana è il capitano di un’improvvisata e improbalile squadra di rugby, mentre nel secondo è lanciata in una corsa a staffetta che vuol lanciare un messaggio unione tra le persone.
Capitana di un’improvvisata squadra di rugby
In corsa verso la meta
Di corsa per unire le persone
Un altro fotogramma dallo stesso spot
Splendido Babbo Natale
Con il 2002 e il passaggio da Omnitel-Vodafone a Vodafone-Omnitel, Megan smette di correre, saltare, arrampicarsi o sventare complotti internazionali ma si limita, semplicemente, a fare da presentatrice del messaggio pubblicitario.
Megan, ormai di lei basta la presenza
È ormai la signora incontrastata della telefonia, un’icona, a cui è richiesta la sola presenza. Questo va però a scapito dell’original