Quando si parla di malware o di minacce alla sicurezza in campo mobile, un certo pregiudizio porta i più a puntare il dito verso il mondo Android. In realtà, non è provato che ci sia correlazione tra l’architettura Android e la possibilità di essere colpiti da minacce informatiche.
Se non si scaricano app da certi server russi o cinesi e non si installano applicazioni reperite da store sconosciuti, probabilmente nessun dispositivo con Android a bordo corre rischi reali.
Un rapporto pubblicato sulla Rete ribalta il pregiudizio diffuso: le app con maggiori vulnerabilità si trovano tra quelle per iOS. E sono le più gravi.
Le app su iOS
Il processo di approvazione di Apple non tragga in inganno: non è certo bloccando le app o non approvandone alcune che ci si mette al riparo.
Checkmarx e AppSec Labs, che si occupano di monitorare le applcazioni alla ricerca di criticità, hanno scoperto alcune vulnerabilità nelle app scaricate per iOS e che il 40% delle vulnerabilità presenti su di esse sono gravemente critiche, rispetto al 36% delle vulnerabilità su Android.
La vulnerabilità più grave (che ricopre il 27% dei problemi riscontrati) riguarda la fuga di informazioni personali. Seguono al 23% i problemi di autenticazione ID. Seguono a ruota altre vulnerabilità non meno gravi tra cui la crittografia scadente e la divulgazione di informazioni tecniche riguardanti i registri delle applicazioni.
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