L’AGCOM ha deciso di multare otto operatori per un totale di 622.329 euro.
Nei confronti di Vodafone Omnitel sono state deliberate sanzioni per un importo totale di 290.000 euro per l'attivazione di servizi non richiesti. Telecom Italia e Tele 2/Opitel sono risultate invece destinatarie di un provvedimento sanzionatorio rispettivamente di 30.000 e 60.000 euro per mancata risposta a richieste di informazioni.
Bt Italia è stata multata per 58.000 euro "per aver applicato costi di recesso in maniera difforme da quanto previsto dalla legge Bersani e dalla normativa regolamentare dell'Autorità" spiega l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
FoniaCom, Unocom e Digital Media Italia sono stati raggiunti da una multa di 58.000 euro ciascuno per il mancato rispetto delle norme sulla trasparenza tariffaria. L'operatore Zeromobile è stato invece sanzionato per 10.329 euro a causa della mancata comunicazione agli utenti della carta dei servizi.
Il Codacons ha accolto con soddisfazione le multe elevate dall'Autorità nei confronti di alcuni operatori telefonici, colpevoli a vario titolo di comportamenti scorretti. L'associazione contesta tuttavia l'ammontare di ogni singola sanzione.
"Riteniamo che multe da poche migliaia di euro nei confronti di operatori che guadagnano miliardi di euro siano una goccia nel mare, e non abbiano alcun effetto deterrente – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Se da un atteggiamento lesivo dei diritti degli utenti il gestore ottiene guadagni di milioni di euro rischiando una multa di pochi spiccioli, proseguirà nell'adottare i medesimi atteggiamenti, conseguendo un vantaggio economico evidente".
"Per essere davvero efficaci, gli importi delle sanzioni andrebbero decuplicati, e dovrebbe essere prevista l'aggravante della recidività. Solo così – prosegue Rienzi – le compagnie telefoniche smetteranno una volta per tutte di prendersi gioco dei diritti dei consumatori”.