L’annuncio dell’accordo tra Sony e Bungie non ci distrae comunque dall’attenzione per quello comunicato due settimane fa tra Microsoft e Activision: in particolar modo adesso che c’è da superare la difficoltà più grande, ovvero ottenere l’approvazione dai principali enti regolatori di mercato. E, stando ad un rapporto pubblicato da Bloomberg, pare che la partita negli Stati Uniti si sia un po’ complicata.
Cos’è l’FTC, l’ente statunitense che valuterà l’accordo tra Microsoft e Activision
Inizialmente si pensava che fosse il DOJ, il Department of Justice, a doversi occupare di valutare nel dettaglio i termini dell’operazione tra il colosso di Redmond e il publisher di Call of Duty. Ora, come riferisce la testata, pare che invece la palla passi alla FTC, la Federal Trade Commission, che è nota per non essere esattamente “generosa” quando si tratta di approvare acquisizioni del genere.
Specialmente da quando Joe Biden ha nominato Lina Khan come presidente della Commissione, nota per le sue posizioni molto critiche nei confronti dei giganti tecnologici. Inoltre, è diventata famosa per un saggio intitolato: “Il paradosso dell’antitrust di Amazon“. Un titolo che dice più di mille parole.
In ogni caso, ha assunto il ruolo da meno di un anno ma la FTC si è rivelata un ostacolo difficile da superare per due grandi acquisizioni: l’accordo ARM con Nvidia sulla base di 40 miliardi di dollari, tanto che Nvidia stessa pare stia rinunciando all’opportunità, e l’operazione da 4.4 miliardi di Lockheed da parte di Aerojet Rocketdyne.
Questo significa che la stessa cosa accadrà per Microsoft e Activision? Non è detto ovviamente, ma tutto dipenderà anche da come se la giocherà la casa di Xbox, che è stata comunque in grado di fornire le prime rassicurazioni, come ha spiegato Ken Buck, membro del Congresso degli Stati Uniti. D’altro canto, sarà necessario fornire rassicurazioni ancora più solide: non sono arrivati a caso i chiarimenti sulla questione Call of Duty, che resterà su PlayStation anche dopo l’acquisizione.
Un alleato insolito per Redmond potrebbe essere proprio Sony: con l’operazione Bungie, la compagnia giapponese ha confermato, come diceva Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming, che l’investimento su Activision verte per giocare in un mercato estremamente competitivo, specialmente se si pensa anche ad altri accordi, come quello che porterà Zynga in casa Take-Two per 12.2 miliardi di dollari.