La truffa AI di Gmail: come proteggersi

I truffatori utilizzano l’intelligenza artificiale per rendere le truffe sempre più perfette. Tra le ultime truffe messe in atto spicca quella su Gmail. Ecco come proteggersi.
La truffa AI di Gmail: come proteggersi

Le truffe online rappresentano un grave problema e un pericolo crescente nel mondo digitale, sempre più diffuso e in continua espansione. L’ambiente digitale, con la sua capacità di connettere un vasto numero di persone, offre ai truffatori l’opportunità di raggiungere rapidamente un ampio pubblico di potenziali vittime. Purtroppo, le truffe online si sono evolute di pari passo con le nuove tecnologie, e una delle innovazioni più rilevanti in questo contesto è l’intelligenza artificiale.

Oggi, anche i truffatori sfruttano strumenti basati su AI, che consentono di creare inganni sempre più credibili e precisi. Purtroppo, questo non è solo un presagio, ma una realtà già evidente. Infatti, negli ultimi mesi si è diffusa una truffa molto pericolosa tramite Gmail. Sebbene la maggior parte delle guide online presenti l’intelligenza artificiale e gli strumenti correlati come un supporto per migliorare il lavoro, stimolare la curiosità e favorire la creatività, non sempre questi suggerimenti riescono a limitare l’uso improprio dell’intelligenza artificiale. Ecco di cosa si tratta e come proteggersi dalle truffe online.

Come funziona la truffa dell’intelligenza artificiale di Gmail

Le truffe, anche prima dell’avvento dell’intelligenza artificiale, miravano a ingannare gli utenti portandoli a credere che una falsa azienda o un servizio ufficiale stesse comunicando avvisi apparentemente importanti e da non sottovalutare. Questo avveniva tramite comunicazioni ingannevoli, con l’obiettivo di estrapolare dati sensibili o indurre l’utente a cliccare su link falsi. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, l’obiettivo dei truffatori non è cambiato, ma è cambiata la forma delle truffe. Ora, i truffatori puntano a rendere email, documenti e altri contenuti sempre più precisi e professionali, facendoli sembrare comunicazioni ufficiali. Inoltre, grazie all’intelligenza artificiale, aggiungono dettagli che fanno la differenza, come voci registrate che imitano gli assistenti, grafiche estremamente accurate e testi privi di errori.

Come funziona la truffa dell'intelligenza artificiale di Gmail

Di fatto, una tra le ultime truffa su Gmail riguarda proprio l’uso dell’intelligenza artificiale per creare email estremamente realistiche, utilizzando tattiche convincenti di spoofing di posta elettronica anche tramite vocale. Queste email sono progettate per sembrare comunicazioni autentiche da parte del supporto clienti, rendendo la truffa ancora più credibile e pericolosa.

Truffa su Gmail: quando l’AI rende tutto realistico

Nello specifico, tutto inizia con il ricevimento di un’email apparentemente ufficiale da parte di Google. Come dichiarato anche da Sam Mitrovic, dipendente Microsoft, l’email mira a indurre l’utente ad accedere al proprio account Google o a fornire informazioni sensibili seguendo i link presenti nell’email ricevuta su Gmail. Purtroppo, però, non finisce qui. Infatti, nel caso in cui l’utente rifiuti il tentativo di accesso, i truffatori sono in grado di avviare una chiamata dopo un certo periodo di tempo, utilizzando una voce generata dall’intelligenza artificiale che simula un falso agente di assistenza clienti.

Questa comunicazione potrebbe allarmare l’utente, poiché spesso il truffatore fa leva su problemi di accesso all’account o sul fatto che l’account sia stato hackerato. Anche nel caso della chiamata, la voce AI sarà molto convincente e la comunicazione sembrerà ufficiale, comunicando un rischio di perdita dei dati e dell’accesso all’account Google. Con il supporto di strumenti avanzati, sia basati sull’intelligenza artificiale che non, la truffa risulta estremamente realistica. I contatti telefonici e l’indirizzo email utilizzati dai truffatori imitano perfettamente quelli ufficiali.

Truffa su Gmail e AI: i dettagli

Inoltre i truffatori tendono a essere molto insistenti, ma con un tempo di pausa strategico tra una comunicazione e l’altra. Iniziano con una notifica email che avvisa di un presunto account hackerato, seguita da una chiamata, e poi continuano con ulteriori contatti via email o telefono, ripetendo il processo più volte. Questo approccio è studiato per rendere la truffa più realistica e per giocare sulla fiducia e sulla rapidità con cui l’utente desidera risolvere una situazione percepita come pericolosa.

Truffa su Gmail e AI: i dettagli

Gli account Google, infatti, possono custodire molti elementi importanti, come email, documenti, foto e altre informazioni personali. I truffatori sfruttano questa consapevolezza per creare un senso di urgenza e panico nell’utente, spingendolo ad agire rapidamente senza riflettere. La combinazione di comunicazioni insistenti e apparentemente ufficiali aumenta la probabilità che l’utente cada nella trappola, credendo di dover proteggere i propri dati sensibili. Per questo, è fondamentale mantenere la calma e adottare misure di verifica prima di rispondere a tali comunicazioni e cliccare sui link sospetti.

Come evitare la truffa dell’intelligenza artificiale di Gmail

Le truffe online sono sempre esistite, ma l’intelligenza artificiale sta fornendo un supporto maggiore ai truffatori, permettendo loro di creare inganni sempre più realistici. Fortunatamente, esistono metodi per individuare queste truffe, anche se convincenti, grazie a segnali d’allarme che le identificano come tali.

Google comunica eventuali cambiamenti o accessi errati al proprio account esclusivamente tramite email e non contatta mai gli utenti telefonicamente attraverso i suoi assistenti. In caso di dubbi sulla veridicità di una comunicazione, è possibile sfruttare la sezione apposita per l’assistenza, messa a disposizione da Google per verificare e gestire dubbi e problemi. Inoltre, l’indirizzo email utilizzato dai truffatori non è mai ufficiale e può essere facilmente rintracciato con una semplice ricerca online.

In caso di dubbi, è importante accedere sempre al proprio account Google attraverso il sito web ufficiale o l’app, evitando di cliccare sui link presenti nelle email di dubbia provenienza. Inserire i propri dati personali solo su fonti ufficiali è una misura di sicurezza fondamentale. Infine, se il dubbio persiste, è consigliabile consultare le pagine di assistenza ufficiale per chiedere aiuto e verificare l’autenticità delle comunicazioni ricevute. Infine, è sempre importante proteggere i propri accessi utilizzando tutte le procedure di sicurezza disponibili, come l’abilitazione dell’autenticazione a due fattori.

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