Alcuni scienziati britannici hanno sviluppato una soluzione davvero bizzarra per caricare telefoni cellulari e altri dispositivi; in poche parole, hanno scoperto che si può fornire energia ad un gadget tech mediante l’urina.
Si potrà caricare il telefono e gli altri apparati grazie all’urina?
La spinta allo sviluppo di soluzioni di energia rinnovabile ha visto un aumento nell’adozione di case a energia solare, auto alimentate a batteria e altro ancora. Potremmo presto assistere a una nuova forma di generazione di energia dai rifiuti poiché gli scienziati nel Regno Unito hanno svelato una nuova cella a combustibile a energia pulita in grado di convertire i rifiuti umani in elettricità.
La nuova soluzione è stata sviluppata da un team di ricercatori del Bristol BioEnergy Centre. Il progetto è noto come “pee power” ed è stato presentato per la prima volta dall’azienda al festival di Glastonbury circa due anni fa. L’azienda spera di fare progressi al fine di rendere possibile un’implementazione concreta in grado di alimentare intere famiglie di device un giorno.
Al festival di Glastonbury nel 2019, gli esperti sono stati in grado di dimostrare che l’urina può produrre una fornitura costante di elettricità a bassa potenza. L’energia prodotta può quindi essere utilizzata per alimentare lampadine, telefoni cellulari e robot.
Il direttore del Bristol BioEnergy Centre, il dott. Ioannis Ieropoulos, ha spiegato che la soluzione è stata in grado di generare 300 wattora di elettricità durante il festival e che sarebbe stato in grado di alimentare una singola lampadina da un watt per 300 ore o 10 lampadine per 30 ore .
La nuova soluzione per la generazione di energia utilizza quelle che l’azienda chiama celle a combustibile microbiche. questo include diversi blocchi che sembrano batterie ma sono pieni di una colonia di microbi. I microbi si nutrono di materia organica che viene poi scomposta in energia chimica e a sua volta genera elettricità e acque reflue pulite.
Una sfida che il team deve affrontare attualmente è come ridurre le dimensioni delle celle a combustibile in modo che possano essere inserite all’interno di mattoni e integrate con le pareti delle case. Ascolteremo sicuramente di più su questa tecnologia semplice ma innovativa in futuro.