Il progetto che entro fine anno porterà The Last of Us a diventare una serie TV attira comprensibilmente le attenzioni degli appassionati di videogiochi e non: sia per il produttore coinvolto, HBO, sia per la cura che la produzione sta riservando alla realizzazione dello show. Tra le tante cose, nelle ultime ore è emerso un dettaglio molto interessante: pare infatti che gli sviluppatori abbiano deciso di cambiare l’anno d’inizio della pandemia che fa da sfondo alle vicende post-apocalittiche della saga.
The Last of Us: la serie TV cambia l’anno dell’outbreak. Perché?
Come scrive l’account Twitter “NaughtyDogInfo”, che allega all’informazione una immagine ufficiale, l’anno dell’outbreak, di fatto l’esplosione dell’infezione che genera una pandemia zombie che decima la popolazione umana, è stato spostato al 2003. Nel videogioco originale, invece, l’evento si verifica dieci anni dopo, nel 2013.
Non è chiaro al momento perché sia stata presa questa decisione. Una spiegazione provano a fornirla alcuni utenti su Reddit, i quali sottolineano come si tratti di un’esigenza di mantenimento dei costi: se bisogna popolare un mondo post-apocalittico, è più economico e facile ottenere automobili, oggetti di scena e così via di 20 anni fa piuttosto che di un periodo più recente.
Una spiegazione certamente plausibile, che sposta quindi la collocazione temporale della serie TV qualche anno indietro rispetto a quella vista in The Last of Us.
Ricordiamo che lo show vedrà Pedro Pascal nei panni di Joel e Bella Ramsey in quelli di Ellie. La serie, la prima di HBO ad essere basata su un videogioco, è una produzione congiunta con Sony Pictures Television, PlayStation Productions e la stessa Naughty Dog. Neil Druckmann, director della serie, ha scritto i dieci episodi della prima stagione insieme a Craig Mazin. Gustavo Santaolla, infine, comporrà la colonna sonora dopo aver lavorato brillantemente a quella del gioco.