C’era tantissima attesa, al MWC di Barcellona, per un evento che, sulla carta, poteva segnare il futuro degli standard di smartphone e tablet. Kyocera aveva infatti annunciato la presentazione di un prototipo di smartphone capace di ricaricarsi con la luce del sole o con una luce artificiale.
La dimostrazione dell'azienda ha però tolto ogni dubbio: la tecnologia presentata, Wysips Crystal di SunPartner Technologies, non è in grado di risolvere il problema dell'autonomia degli smartphone. La soluzione consiste in uno strato di cristalli, dello spessore di 0,5 millimetri e trasparenti al 90 per cento, posti appena sotto il touchscreen.
Prototipo Kyocera con modulo Wysips Crystal per la ricarica solare
Matthieu de Brocca, dirigente di SunPartner, ha dichiarato che è possibile ottenere una ricarica completa del device semplicemente collocando lo schermo sotto una fonte luminosa di qualsiasi genere. Il problema è che però occorre molto tempo. La stime realizzate dalla stessa azienda prevedono infatti una carica dell'1 per cento ogni ora. In pratica, occorrono 2 ore di carica per ottenere solo 5 minuti in più di chiamate.
Quando il telefono è in standby, la velocità di carica supera poi i consumi. Se lo schermo rimane acceso, tuttavia, si riesce a recuperare solo una parte dell'energia utilizzata. Si tratta certamente di un miglioramento, ma non ci troviamo ancora di fronte ad un sistema rivoluzionario. Kyocera, come era lecito aspettarsi, non ha ancora annunciato piani per l'uso dei pannelli Wysips Crystal all'interno di un prodotto commerciale.