In relazione alle dichiarazioni dell’Amministratore
delegato di Omnitel, Vittorio Colao, Wind precisa che, conformemente a quanto
previsto dalla licenza conferita dal Governo, la copertura
della rete mobile di Wind, al 31 dicembre 1999 era superiore al 40% della
popolazione e la realizzazione della rete sta procedendo con ritmi realizzativi
superiori allo standard dei gestori nazionali.
Colao sembra voler confondere dunque metri quadri,
cioè copertura territoriale, con cittadini, cioè copertura della popolazione,
che è il dato rilevante per la licenza. Per quel che riguarda il roaming, recentemente
Wind ha chiesto all’Autorità per le Comunicazioni di rivedere le condizioni
economiche di roaming praticate da Tim e Omnitel, perché ritenute troppo onerose:
Wind paga infatti tariffe di roaming – che per legge dovrebbero essere orientate
ai costi – superiori ai valori fissati dall’Autorità per la terminazione fisso-mobile
e in molti casi superiori ai prezzi che Omnitel pratica ai clienti finali.
Circa la scadenza del roaming, si precisa che,
secondo le disposizioni governative, il roaming deve essere concesso ai nuovi
operatori fino a diciotto mesi dalla messa a disposizione delle frequenze "a
prezzi orientati ai costi” e successivamente “si possono stipulare accordi di
roaming sulla base di condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie”.
Wind pratica e predica la concorrenza, ma auspica
che il confronto competitivo avvenga sulla base di dati oggettivi e non sulla
base di dichiarazioni equivoche che sembrano avere l’unico scopo di confondere
le idee ai consumatori gettando discredito sui concorrenti.