È stato ChatGPT, sviluppato da OpenAI, il capostipite di una nuova generazione di chatbot basati sull’Intelligenza Artificiale in grado di svolgere una varietà di compiti. E se questi chatbot diventassero degli “agenti” tuttofare, in grado di fare le cose per te anche sul PC? Sembra che OpenAI abbia intenzione di offrire anche questa funzionalità, nel prossimo futuro.
OpenAI non è l’unica a pensarci
Secondo quanto riferito da Bloomberg, la società sarebbe al lavoro su una sorta di agente di Intelligenza Artificiale, nome in codice “Operator”, in grado di eseguire azioni su un computer per conto dell’utente. Ad esempio, chiedendo all’AI di scrivere un codice o di prenotare un viaggio.
Secondo le prime indiscrezioni, OpenAI avrebbe annunciato ai dipendenti che “Operator” sarebbe stato lanciato in anteprima a gennaio per gli sviluppatori dell’azienda che, a quanto pare, starebbe lavorando a diversi progetti correlati. Il più vicino al completamento sarebbe uno strumento in grado di svolgere attività in browser web, ma non è ancora chiaro se questo e “Operator” siano la stessa cosa.
OpenAI, tuttavia, potrebbe essere battuta sul tempo da altri competitor. Anthropic ha infatti lanciato la propria funzionalità, apparentemente molto simile, il mese scorso insieme al proprio modello AI, Claude. Anche Google sarebbe al lavoro su un cosiddetto agente “Jarvis”, che potrebbe essere presentato in anteprima già il mese prossimo. Jarvis, secondo le prime informazioni, potrebbe prendere il controllo del browser e completare attività assegnate, come ad esempio condurre ricerche web.
Anche le aziende produttrici di smartphone cercano di rimanere al passo. HONOR, ad esempio, ha recentemente lanciato i proprio dispositivi della serie Magic 7 che presentano un assistente YoYo aggiornato in grado di svolgere autonomamente le attività con un semplice comando. Ad esempio, chiedendogli di ordinare qualcosa per noi tramite un’app.
Il supporto a questa nuova tecnologia arriva anche dai nuovi chipset, come Dimensity 9400 di MediaTek in grado di eseguire il cosiddetto framework Agentic AI Engine per semplificare lo sviluppo di questi AI-agenti sugli smartphone. Sembra quindi che la prospettiva per il 2025, da questo punto di vista, sia rosea.