Vincent Iannucci è adesso un anziano
signore, che negli anni passati ha creato e sviluppato ben 23 nuovi brevetti,
per moltissimi tipi di prodotti. Uno di questi prodotti non era mai giunto agli
onori della cronaca. Si trattava di un telefono a rotazione, che permetteva,
con un ingegnoso sistema, di comporre velocemente fino a 10 numeri contemporaneamente,
in modo da velocizzare notevolmente il lento sistema a rotazione in voga in
quel periodo.
Pochi giorni prima dell’inizio
della produzione, però, la società Bell Labs annunciò la disponibilità del primo
telefono a toni, che avrebbe mandato in pensione il vecchio sistema a rotazione.
Di conseguenza Iannucci rinunciò al progetto e tenne per sé l’unico esemplare
costruito, il prototipo, utilizzandolo fino a quando i telefoni a rotazione
non furono definitivamente smantellati.
Qualche settimana fa, Iannucci
voleva sbarazzarsi del prototipo, ma il nipote lo convinse a presentarlo allo
Smithsonian
Institution’s National Museum of American History. Incredibilmente, il museo
ha deciso di utilizzare il telefono come uno degli strumenti fondamentali nella
storia della comunicazione americana ed il prototipo farà bella mostra di se
nelle sale del prestigioso istituto. Dopo oltre 40 anni dalla sua invenzione,
Iannucci ha avuto la popolarità che meritava.